Le proteste che da giorni incendiano gli Stati Uniti, in seguito alla brutale uccisione del 46enne di colore George Floyd da parte di un poliziotto a Minneapolis, sono ormai l’argomento principale di discussione nel mondo, come e più, probabilmente, della pandemia da COVID-19.

Ettore Messina, attuale coach dell’Olimpia Milano e negli States prima come consulente ai Los Angeles Lakers (2011-12) poi come assistant coach di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs (2014-19), ha parlato di questa situazione in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

Il razzismo è uno dei problemi più gravi degli Stati Uniti, ed è difficilmente risolvibile” – spiega – “Il solo essere di colore ti espone a rischi molto maggiori rispetto alla popolazione bianca. Ad esempio, la percentuale di essere fermati dalla polizia ed avere problemi per una persona di colore è quattro volte maggiore“.

Questi sono problemi che non trovano una facile soluzione, soprattutto se il presidente degli Stati Uniti per prima cosa minaccia l’uso delle armi per reprimere eventuali rivolte” – aggiunge Messina – “Non è assolutamente facile immaginare un leader di un paese democratico che, anziché placare gli animi, non fa altro che gettare benzina sul fuoco. Questo dice tutto sul livello di tensione attualmente esistente negli Stati Uniti“.

Nell’intervista Messina tocca anche altri temi, a partire dal neo acquisto Davide Moretti: “Disputando noi l’EuroLeague non è pensabile avere una squadra di impronta marcatamente italiana, anche perché di giovani pronti per questo livello ancora non ce ne sono. D’altro canto, però, abbiamo il dovere di seguire i più interessanti. Moretti potrà aiutarci soprattutto in campionato, mentre quale sarà il suo contributo in EuroLeague è difficile da prevedere“.

A proposito di Serie A: “Credo che da parte delle squadre più in difficoltà si stia dimostrando un grande senso di responsabilità e serietà, per evitare di dover trovare soluzioni più drastiche tra 5 o 6 mesi” – sottolinea Messina – “Il fatto che alcuni ammettano di pensare di ricollocarsi in Serie A2 a causa delle difficoltà nel reperire risorse esprime tanta dignità. Tutti vorremmo aiutare queste realtà e lo si sta facendo anche a livello di Governo“.