Intervista esclusiva a Vito Iacono, presidente del Forio Basket e fiduciario CONI per l’isola d’Ischia. Dal pagamento dell’ultima rata FIP a tutte le problematiche legate alla ripresa delle attività, fino alla “crociata” personale sulla riaffiliazione al prossimo campionato e non solo. Ecco le dichiarazioni di Iacono.

Inizio inevitabilmente dal suo duro sfogo e dalla nota inviata al Ministro Spadafora: la scadenza della “rata Covid-19” era fissata per ieri, quali sono gli sviluppi in merito?Il Ministero ha chiesto chiarimenti alla Federazione, che si è trincerata dietro all’autonomia che ha rispetto allo Stato centrale e riferendo che il pagamento richiesto riguardava una scadenza di marzo. Sì, è vero che una Federazione sportiva ha una sua autonomia, ma se il Ministro per lo Sport, con autorevolezza, sollecita provvedimenti e misure di buon senso e di buon gusto per il tempo che stiamo vivendo non ci si preoccupa di giustificarsi, se ne valuta l’opportunità evitando sterili ed autoreferenziali contro-deduzioni. Non è il tempo neanche per questo e non lo è per gli uomini e gli uomini di sport. Ci sono mille criticità anche sull’opportunità della scheda contabile, perché in effetti siamo ancora in regime di sospensione delle attività. La criticità riguarderà anche la data dell’affiliazione e delle iscrizioni quando ancora non si conoscono tempi e modi di ripresa dell’attività agonistica. Personalmente ritengo che finché non c’è certezza, relativamente alla ripresa delle attività, come non ha garantito il rispetto del risultato sportivo, un’organizzazione di qualsiasi natura non credo possa chiedere soldi o indicare termini. Non ho mai obiettato l’opportunità della sospensione delle attività o il mancato riconoscimento dei risultati conseguiti, erano e sono altre le priorità, ma a patto che chi si faceva carico di queste decisioni assumesse provvedimenti anche in termini di sgravi contabili. Non voglio assolutamente coinvolgere nello specifico il Forio Basket, che è solo una delle tante società vittima di queste scelte. In qualche modo ho rispettato la sospensione dell’attività e non ho eccepito l’inopportunità del riconoscimento del risultato sportivo, cosa che anche altre federazioni stanno facendo. So che il calcio per esempio sta procedendo con promozioni e retrocessioni. Però se tu procedi alla sospensione e poi all’azzeramento del quadro agonistico, non puoi chiedere alle società che ti paghino o che rimborsino anche società terze nei premi di addestramento per giocatori il cui apporto poi è stato vanificato e annullato. Che io sappia addirittura al Forio Basket nella scheda contabile è stata imputata una tassa di addestramento per un atleta che è stato tesserato il 28 febbraio e che non è mai stato messo nella condizione di giocare, scheda poi corretta all’ultimo secondo.. Quindi per un giocatore che non è mai sceso in campo, la federazione chiede il pagamento del parametro. Oltre ai premi NAS per gli stranieri, poi, che incassano in toto, la FIP, che io sappia, trattiene anche il 3% di quelli devoluti ad altre società e sembrerebbe che, chiaramente sempre a causa dell’emergenza Covid, un importo che sarebbe pari a 1 milione e mezzo di euro non ha avuto la possibilità di essere speso o destinato alle attività di formazione come previsto. E loro pensano di giustificarsi perché saranno utilizzati per gli sgravi del prossimo anno?!?! Il problema è oggi, per il prossimo anno le società saranno già ‘morte’, perché uccise da decisioni incomprensibili. A me quello che allarma di più, devo dire la verità, è il silenzio di moltissime società. Non so quali sono i motivi inconfessabili per cui altre società si adeguano o in silenzio sono costrette a non pagare. Andrebbe indagata la ragione per cui c’è questa “omertà” nel mondo della pallacanestro“.

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Forio Basket

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Il presidente Iacono ha poi spiegato: “Da parte mia è partita una “crociata”, ma ripeto sul piano personale e sia come fiduciario CONI, che come uomo di sport e antico appassionato di basket. Noto che tutti gli enti previdenziali, le strutture che sono chiamate a riscuotere gli oneri derivanti dalla fiscalità, la stessa Regione Campania, in questi giorni hanno sospeso se non rimandato addirittura di un anno i pagamenti. Nella pallacanestro invece non c’è praticamente certezza di niente, l’unica certezza è la richiesta di soldi con i termini perentori coloriti da profili vessatori per le sanzioni minacciate. Io non ho mai dubitato che un’azionista, quale potrebbe configurarsi il profilo di una società sportiva, debba concorrere alla copertura dei costi dell’organizzazione di una federazione sportiva, ma se annulli i risultati sportivi, e nessuno lo ha eccepito, chiaramente rivedi anche l’opportunità di imputare i costi che l’azionista ha sostenuto per raggiungere quell’obiettivo“.

La rata FIP è stata comunque pagata?In questi giorni il Forio Basket ha fatto una richiesta formale di sospensione, motivata ovviamente, anche chiedendo almeno la riduzione per l’importo dell’atleta tesserato e mai utilizzato. La rata è stata regolarmente pagata ieri, anche se last minute, per evitare penalizzazioni o addirittura di perdere il titolo sportivo. Almeno, come dicevo, risulta che sono stati tolti gli oneri derivanti dai contributi NAS dell’atleta mai utilizzato. Ma ripeto, se oggi ci fosse certezza delle modalità e della ripresa delle attività il Forio Basket non disdegnerebbe l’opportunità di verificare la possibilità di partecipare al campionato di Serie B. Anche l’amministrazione locale e la regione Campania sembra stiano facendo sforzi per dotare la struttura sportiva del parquet. Vorremmo però capire come evolveranno le cose per programmare e prendere decisioni. La FIP prende i soldi, non dando però garanzie e notizie puntuali in ordine alla regolare ripresa dello svolgimento delle attività. Perché dipenderà da mille altre variabili, come l’eventuale ulteriore ondata virale che potrebbe esserci in autunno. Ritengo quindi che sarebbe opportuno, anche nei tempi e nei modi di affiliazione e di organizzazione, rimandare a quando tutto sarà più chiaro. Invece nel frattempo riscuotono e impongono: non so fino a che punto le società sportive e chi le sostiene possa garantire il rispetto dei tempi. In ogni caso, la mia iniziativa prescinde dalla vita del Forio Basket, del quale sono primo tifoso e sostenitore con la mia azienda. Questa è una questione di civiltà che prescinde dal mio impegno specifico nella pallacanestro ed è una “crociata” contro quello che stanno imponendo al mondo della pallacanestro“.

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Hai anche parlato di “omertà” da parte di molte società, forse perché non sono in grado di proseguire l’attività e di fatto già rassegnate? “Da un lato prevale la rassegnazione ma anche, evidentemente, qualche inconfessabile interesse. Secondo me è evidente l’ingiustizia, non capisco perché la base associazionistica non reagisca. Non penso sia furbo il silenzio perché ne esce impoverito tutto il movimento“.

A prescindere dall’epilogo di questa tua “crociata” personale, puoi comunque rassicurare i tifosi di Forio? Dopo la promozione in Serie C Gold e la vetta della classifica prima dello stop, le ambizioni non cambieranno?Le ambizioni sono quelle di giocare nella categoria che abbiamo conquistato sul campo e non solo, già quest’anno. Se siamo saremo costretti a pagare tutto, il Forio Basket 1977 pretenderà il riconoscimento della vittoria del campionato e l’ammissione in serie B con le necessarie deroghe per l’impianto. Comunque è da comprendere anche se non da giustificare la paura. Viviamo un periodo che mai avremmo pensato di dover vivere e lo sport, ed almeno chi lo rappresenta nella specifica disciplina sportiva, invece di testimoniare valori e principi solidaristici ed umani si mostra con aggressività abusando di termini perentori. Ripeto, ben altri enti di riscossione come l’INPS, la Regione Campania, EQUITALIA hanno sospeso i pagamenti, anche di rate scadute! Per promozioni e retrocessioni la stessa FIGC senza affrettare i tempi ha fatto altro. Ma ripeto il Forio Basket 1977 non avrebbe avuto nessuna pretesa sportiva, le priorità erano e sono altre, se avessero stornato almeno in parte gli oneri per raggiungere i risultati disconosciuti“.

In conclusione, afferma Iacono: “Non mi fermo e spero saremo in tanti a condividere che i termini della riaffiliazione vada posticipata alla data in cui ogni società saprà se, come ed a quale campionato potrà partecipare. Non rendiamo vana una stagione di paura e di lutti senza cambiare. Basta subire, è giusto che tanti appassionati recuperino un ruolo da protagonisti, anche in aspetti decisionali che offendono sacrifici, intelligenze e passioni. Ritengo che chi ha imposto pagamenti di cifre assurde dopo tre mesi di chiusura totale del sistema produttivo a qualsiasi titolo, a qualsiasi livello debba rispondere alla propria coscienza prima che al tessuto sportivo o sociale per il quale opera“.