La Fortitudo Bologna ha aperto la propria stagione 2020/21 con tre vittorie ed altrettante sconfitte nel Girone B di Supercoppa, per poi cominciare in Serie A con una vittoria e due sconfitte. Stefano Mancinelli, simbolo della formazione felsinea, è stato raggiunto da Il Resto del Carlino di Bologna, dicendosi convinto che la squadra ha tutto per vivere una stagione ricca di soddisfazioni.

Abbiamo le carte in regola per fare un buon campionato e regalare delle soddisfazioni ai nostri tifosi. Dipende tutto da noi, perché la differenza la fa la voglia di giocare insieme e di dare il massimo in campo” – spiega il classe 1983 – “La mia convinzione è che, Milano a parte, possiamo battere tutti, Reyer e Virtus comprese, che sono superiori. Ma tutto sta nel migliorare, perché se giochiamo come a Roma allora faticheremo anche a salvarci“.

Mancinelli passa poi all’importanza del tifo sugli spalti, pur in tempo di pandemia: “Ti danno più carica e ti aiutano se attraversi un momenti di difficoltà durante la partita, è palese. Secondo me, avessimo avuto il pubblico, avremmo probabilmente vinto contro Varese. La nostra colpa è di aver buttato via una partita alla nostra portata, ma con il calore della gente penso che sarebbe finita diversamente. L’abbiamo visto lo scorso anno quando, pur giocando male a volte, il pubblico ci ha dato quella spinta in più per vincere“.

In chiusura, Mancinelli tocca l’argomento Champions League, che partirà martedì con un format più snello (8 gironi da 4 squadre anziché 4 gironi da 8); la Fortitudo è inserita nel Girone F assieme ai tedeschi del Brose Bamberg, ai turchi del Pinar Karsiyaka e agli spagnoli del RETABet Bilbao. “Giocare una partita ogni tre giorni diventa faticoso, ma è anche bello” – dice Mancinelli – “Speriamo di giocarla, perché significherebbe che la pandemia si è fermata, e io credo che faremo anche bene. Per un giocatore disputare una partita in più durante la settimana è meglio che allenarsi“.