Il peggio è passato per Marco Ceron. Il 26enne giocatore della Leonessa Brescia, lo scorso 26 novembre contro Torino, aveva fatto correre un grosso spavento a tutti quando, dopo una gomitata involontaria in testa beccata da Jaiteh, era ricaduto pesantemente sul parquet, rimanendo a lungo a terra.

Ricoverato al Civile della città lombarda, a Ceron era stata diagnosticata una grave frattura cranica affondata e comminuta e un ematoma satellite, richiedente una tempestiva operazione, prolungatasi poi per circa due ore e mezza, sotto la guida del professor Marco Fontanella. Ad una decina di giorni dall’accaduto, Ceron sta migliorando continuamente, tanto da pensare già al ritorno in campo, una volta concluso il percorso riabilitativo.

Non ricordo nulla di quei momenti, ma so che mi è andata bene, ho rischiato davvero la vita” – ha commentato Ceron dalle colonne di Brescia Oggi, come riportato da Alberto Banzola – “Se penso che tra non molto potrò anche riprendere in mano una palla, mi ritengo felicissimo. Devo ancora metabolizzare bene il fatto che starò fermo per un po’. Ma sono molto fiducioso, visto che i dolori alla testa diminuiscono giorno dopo giorno.  Tra un paio di settimane ricomincerò a trattare la palla e ad allenarmi, ma senza contatto. In campo, dovrete aspettarmi ancora per qualche tempo prima di rivedermi“.

Durante la sua degenza, Ceron ha addirittura subito il furto dei propri averi: “Brutta faccenda, ma la mattina dopo Luca Vitali si è presentato nella mia stanza con un nuovo smartphone. Un gesto del tutto inatteso, che mi ha commosso. Voglio comunque ringraziare chi si è preso cura di me e chi mi ha dimostrato affetto, mi sono sentito coccolato“.

Infine, Ceron regala un pensiero per i supporters della Leonessa: “Ogni giorno penso a quanto sono fortunato ad essere qui, a Brescia. Ho visto gli striscioni, ho sentito i cori, è come se avessi tutta Brescia al mio fianco oltre alla mia famiglia“.

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