Intervista esclusiva a Marco Cucco, playmaker della Cestistica Torrenovese che può vantare un esordio in Serie A e l’esperienza nella Nazionale Under 20 di Fontecchio, SpissuLaquintana. Dall’emozione di questi esordi alla promozione in Serie A2 con Agropoli, passando per ambizioni e obiettivi futuri fino al presente con Torrenova e la ripartenza dei campionati. Ecco le dichiarazioni di Cucco.

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Dall’emozione dell’esordio in A da giovanissimo alla partecipazione agli Europei Under 20 con la Nazionale: hai avuto un inizio di carriera da sogno. Che ricordi hai di quei momenti? Hai qualche rimpianto?Hai citato sicuramente i due momenti più emozionanti. Quello con Caserta perché mettere piede in Serie A (a 15 anni e diversi giorni) è stata una cosa incredibile, se penso poi che è successo in un derby con Napoli davanti a più di 5000 persone. Anche quello degli Europei è un ricordo che conservo con gelosia perché quello di poter vestire la maglia della nazionale italiana è il sogno di tutti i ragazzini che si avvicinano alla pallacanestro. Ti dico però che insieme a questi due il ricordo più bello che ho di inizio carriera è anche lo Scudetto giovanile vinto nel 2011 con la Virtus Siena. Rimpianti non direi, forse avrei fatto qualche scelta diversa ma con il senno di poi è troppo facile. Sono contento di come sia andata fino ad ora e sono curioso di vedere cosa ancora c’è da vivere“. A proposito di soddisfazioni, ci sarebbe anche la promozione in A2 con Agropoli: “Assolutamente! Anche se più avanti rispetto ad inizio carriera“.

Rimanendo sul tema Nazionale: Spissu, Fontecchio e Laquintana che compagni sono stati? Si intravedevano già in loro le potenzialità che hanno poi mostrato?Fontecchio è sempre stato la stella delle nazionali di cui ho fatto parte, nonostante fosse più piccolo di un anno. Si è sempre visto in maniera netta tutto il suo potenziale e il suo talento che uniti al grande atletismo e alla forza fisica gli anno permesso di diventare il giocatore che è oggi. Per Spissu e Laquintana ti dico che io c’avrei scommesso perché hanno sempre avuto, oltre a delle grandi doti tecniche, anche tanta fame e voglia di arrivare“.

Obiettivi e ambizioni personali? Sicuramente il mio desiderio è quello di rigiocare in Serie A2 e dimostrare di poter essere un giocatore funzionale anche in questa categoria. Dopo diversi anni in Serie B con squadre che hanno sempre lottato per vincere mi farebbe piacere poter rifare il salto sapendo di essere più maturo, sia come persona che come giocatore. Ovviamente, però, nulla osta anche di poter continuare a giocare in un campionato come la B che ormai è quello degli italiani e che dà comunque tante soddisfazioni. L’importante è trovare il posto giusto“.

In questo senso, hai già sentito Torrenova in vista della prossima stagione? No, non ho ancora sentito nessuno. Sono in ottimi rapporti con Torrenova, ma per ora il futuro è incerto per tutti. Quando saranno formulati i programmi per i campionati e si capirà l’organizzazione generale mi inizierò a regolare con il mio agente“.

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ESCLUSIVO Cucco: “Manca molto la sensazione della palla tra le mani. Ripartenza a porte aperte”


Riguardo ai campionati: quale ritieni che sia la strada da percorrere per la ripartenza? Ad esempio se riprendere come in ogni stagione a settembre-ottobre, e se con o senza tifosi
: “Sicuramente il desiderio di ogni giocatore è quello di giocare davanti al pubblico. Se non fosse per il fatto che anche noi siamo stati quei ragazzini che andavano la domenica a vedere le partite dei “grandi”. Non so quale possa essere la soluzione migliore, credo che se si dovesse ricominciare con un mese di ritardo andrebbe più che bene, basta che sia a porte aperte. Mi rendo anche conto però che la cosa non può protrarsi troppo a lungo, perché tante persone vivono e guadagnano con questo sport. Quindi se si dovesse pensare di andare a gennaio allora a quel punto preferirei due mesi di porte chiuse, ma iniziando per poi tornare alla normalità ad inizio 2021. In ogni caso, è bene che siano gli enti competenti a dare linee guida per poi formulare delle soluzioni“.

Nel frattempo stai continuando ad allenarti per essere pronto alla ripresa?Sì, non ho mai smesso. Per fortuna a casa ho un terrazzo e anche in quarantena mi sono allenato. Manca molto la sensazione della palla tra le mani, ma speriamo di tornare presto alla normalità“.

Avete avuto notizie dalla società sulla ripresa degli allenamenti?Per quello che so, solo chi ha la gestione completa del palazzetto potrà far allenare i propri tesserati (sempre uno per volta e dopo aver misurato temperatura) in maniera specifica. Diciamo che questa però è più una prerogativa dei club di Serie A, dove i giocatori hanno contratti pluriennali e non ci sono problemi di appartamenti. Per l’A2 e la Serie B secondo me se ne riparlerà direttamente ad agosto o settembre, nel caso in cui la preparazione dovesse slittare di un mese“.

Un saluto finale: “Saluto e ringrazio Stefano Capaccio che ha permesso alla redazione di Tuttobasket.net di contattarmi per questa intervista. Un saluto infine anche a tutti gli appassionati con l’augurio di rivederci presto. Torneremo!“.

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