Dopo l’addio travagliato di Pashutin, Nicola Brienza si è seduto in panchina nell’ultimo turno di campionato, che ha visto Cantù abbattere la Vanoli Cremona al PalaDesio per 82-66. Per restarci su quella panchina, però, Brienza ha bisogno che la società lo nomini head coach entro venerdì.

Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, Brienza ha detto di aspettarsi di essere alla guida della squadra sabato sera a Reggio Emilia: “Oggi, anche se il regolamento non mi riconosce come head coach, non mi sento affatto un finto allenatore. Io sono convinto che sabato andrò in panchina. Per me come per loro, questa è comunque una grande vetrina per costruirsi un domani“.

I lodi saranno saldati e finora, nonostante tutti i disagi, tutti sono stati pagati” – continua Brienza – “È vero che qualcuno ha fatto capricci, come i più esperti Mitchell e Jefferson; a volte mi è toccato rincorrerli ma in palestra danno tutto fino all’eccesso di agonismo, come nelle partitelle, che nessuno vuole perdere. È una bella sensazione“.

Infine, il coach ad interim crede nel futuro di Cantù: “Sottolineo che alla squadra non manca nulla: le docce sono calde, le trasferte comode. Nessuno si deve arrangiare. Io come tutti attendo la bella notizia di una nuova proprietà. Sono certo che Cantù ha un futuro“.