Maurizio Buscaglia, head coach della Pallacanestro Reggiana, è intervenuto ieri nella live chat di Backdoor Podcast. Il 51enne coach barese, tra le altre cose, ha discusso del paventato ritorno al dilettantismo, argomento in voga negli ultimi giorni, allineandosi però più alle posizioni del Presidente Fip, Gianni Petrucci, e del Presidente della Fortitudo Bologna, Christian Pavani.

La cosa positiva di questo momento molto difficile per il basket è che tutti parlino e diano input, grazie ad un presidente (Gandini, ndr) che ha una gran voglia di fare bene” – commenta Buscaglia – “Per il basket giocato è giusto pensare ad una ristrutturazione, ma sul professionismo non sono d’accordo. Sono convinto che dia valore a quel che facciamo. Per me abbandonarlo sarebbe un grosso passo indietro e, al contrario, io lo amplierei“.

Buscaglia ha anche parlato della sua avventura sulla panchina di Reggio Emilia, cominciata la scorsa estate: “Ho un bel ricordo del mio arrivo qui, con un entusiasmo genuino e tanta voglia di ripartire e cominciare un percorso per tornare ai massimi livelli. Nei primi giorni ho incontrato tantissime persone, e ciò mi ha aiutato ad ambientarmi molto in fretta“.

Uno sguardo, quindi, al passato targato Aquila Basket Trento: “Ogni anno a Trento è stato praticamente un esordio, dato che salendo di categoria le difficoltà non mancavano mai. La nostra idea era sempre quella di cominciare la stagione con un’identità ben precisa. In A2, ad esempio, disputammo un campionato di altissimo livello, mescolandosi vari fattori che hanno creato un qualcosa di particolare. Lo stesso discorso vale per la cavalcata in EuroCup, quando arrivammo a due partite dall’EuroLeague“.