Giornata importante, quella di ieri, per la Reyer Venezia, che ha dato ufficialmente il via alla stagione 2020/21. Una giornata di visite mediche per i giocatori oro-granata, presso la Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso, special partner Reyer. Ma anche di conferenza stampa, con coach Walter De Raffaele che, in videochiamata, ha toccato tanti punti d’interesse.

C’è un grande desiderio di tornare al lavoro anche da parte mia” – spiega De Raffaele – “Il campo è sempre il campo, mi mancava molto e questo, scherzando, sarà un guaio per i giocatori. La parte fisica sarà importante, i ragazzi hanno lavorato anche durante la pausa per quanto possibile, ma il rischio di infortuni è altissimo. Bisognerà stare molto attenti. La parte tecnica arriverà un pochino più avanti e la palla, nei primi giorni, si vedrà poco. Sarà importante la valutazione fisica e la ripresa graduale, anche se abbiamo un gruppo che si è presentato già in buone condizioni. L’inattività agonistica però è la cosa più preoccupante“.

Il primo appuntamento sarà la Supercoppa, in programma tra un mese in versione maxi: “La prima parte del torneo per noi sarà inevitabilmente la fine della preseason. Al di là che ci sia in palio la Supercoppa, per forza di cose sarà una parte del precampionato e non vogliamo rischiare infortuni importanti” – dice il coach della Reyer – “Il fatto di riconfermare il gruppo storico è legato anche ai risultati importanti che abbiamo ottenuto. Parliamo una lingua comune ma molto dipenderà dalla situazione fisica, specialmente all’inizio la farà da padrona e noi proveremo a rischiare il meno possibile. Ci conosciamo bene e questo aiuterà l’inserimento dei nuovi“.

De Raffaele passa poi al mercato in entrata: “Sono soddisfatto, pur se non è stato un mercato dove siamo impazziti sui nuovi, L’obiettivo era di fare pochi innesti, inserendo anche Davide Casarin (figlio del presidente, ndr) in prima squadra. All’inizio avrà il ruolo di cambio della guardia, penso possa calzare bene. Ci saranno per lui delle responsabilità, essendo un giocatore della prima squadra; ma dovrà avere la possibilità di crescere, con un gruppo di giocatori che glielo permetterà“.

Quanto ai nuovi, conosco D’Ercole da tanti anni e so che sa stare in un gruppo importante e capisce il ruolo, pur avendo un alto senso di competizione. Fotu lo seguivo da cinque anni, è quel tipo di giocatore che riesce a dare una doppia dimensione che nelle mie squadre è fondamentale, nel senso che può giocare con chiunque e avrò anche variabili con Daye da 3“, aggiunge.

Quando riproponi un gruppo con tanti giocatori importanti, il rischio è di continuare a seguire lo stesso solco. Noi dovremo essere bravi, pur cercando almeno all’inizio di essere simili a noi stessi, a proporre situazioni diverse. Quando vinci ti piace riprovarci ogni anno, vogliamo proporre qualche soluzione diversa“, commenta ancora De Raffaele.

Il 51enne livornese, quindi, passa in rassegna le avversarie della Reyer: “Milano e Bologna si sono rinforzate e credo che sia un vantaggio per tutti che arrivino giocatori importanti in Italia. Credo che Brescia abbia allestito una squadra ai livelli delle contender, così come la Fortitudo, che ha preso giocatori come Banks. Conto ovviamente anche Sassari. Queste sono squadre che possono lottare fino alla fine, e ci sarà una formazione sorprendente come al solito. Attendiamo di capire come Trento e Brindisi completeranno il roster“.

Sull’Eurocup: “L’amaro in bocca per non aver concluso il torneo mi è rimasto. Avevamo avuto un percorso ottimo, arrivando con grande spinta; volevamo vedere dove potevamo arrivare. Per noi rappresenta l’unico modo per entrare in EuroLeague” – sottolinea De Raffaele – “Il nuovo girone è molto difficile, duro, con squadre che hanno preso giocatori di altissimo livello. Non vogliamo mettere le mani avanti, sono curioso di vedere come gestiranno la situazione sugli spostamenti, gli esami e tutto il resto. La vedo un po’ complicata, ma fortunatamente non spetta a me decidere. Noi proveremo a fare il massimo come al solito“.

Non poteva mancare un’opinione sulla pandemia da COVID-19 e sul protocollo relativo: “Una volta che tutto il team sarà ‘tamponato’, sul discorso del lavoro di contatto non ci saranno grandi problemi. All’inizio, forse, si dovrà attendere i risultati soprattutto degli americani, che hanno un protocollo a parte. Ho già detto allo staff che è talmente alto il desiderio di ripartire che dovremo far diventare questa una nuova normalità“.

I palazzetti ancora a porte chiuse o a porte aperte? Lo scorso anno, in EuroCup, giocammo a Brescia senza tifosi e fu una sensazione molto strana. Da sportivo, ovviamente, spero di avere il pubblico sugli spalti; ma è altrettanto chiaro che ci adegueremo a qualsiasi decisione verrà presa. La mia speranza è che, gradualmente e il prima possibile, si arrivi alla normalità. Noi facciamo spettacolo per le persone“, conclude De Raffaele.