Il ritorno in Italia di Marco Belinelli, accordatosi con la Virtus Bologna, sta attirando l’attenzione non solo nel Bel Paese. A commentare lo sbarco in Serie A, dopo 13 anni di NBA, del nativo di San Giovanni in Persiceto, ci ha pensato Sergio Scariolo, coach della Nazionale spagnola e assistant coach ai Toronto Raptors di Nick Nurse.

Raggiunto da Vincenzo Di Schiavi, della Gazzetta dello Sport, Scariolo è convinto che l’approdo del Beli avvicini la Virtus ai rivali dell’Olimpia, i quali comunque mantengono del margine: “Non c’è dubbio che l’arrivo di Belinelli riduca un po’ la distanza che separa la Virtus dall’Olimpia. Un gap, però, esiste ancora. Non tanto nel perimetro, quanto nel complesso“.

Detto ciò, il ritorno di Marco resta un’operazione eccellente e una buona notizia per la pallacanestro italiana ed europea” – aggiunge Scariolo – “Il punto focale resta la struttura dei club e l’impiantistica, aspetti nei quali serve progettualità. Beli arriva in una società già ben strutturata, ma siamo sempre al solito discorso“.

Secondo Scariolo, per far crescere davvero il movimento c’è bisogno che tutte le squadre alzino l’asticella: “Da un lato bisogna sperare che i vari Armani, Zanetti, Brugnaro e Sardara non perdano la voglia di investire. Dall’altro, però, per consolidare il movimento serve un allargamento del perimetro. Ben venga l’eccellenza, ma è la classe media che deve crescere. Servirebbe uno zoccolo duro di almeno 7-8 società solide e competitive“.