Inizio di campionato più che complicato quello dell’ACSI Basket Avellino nel girone B del campionato regionale di Serie D campana. Il club Irpino infatti, nelle prime due giornate, è incappato in due sconfitte contro Secondigliano e Pro Cangiani. Per capire il momento degli irpini, la redazione di TuttoBasket ha raggiunto telefonicamente l’esperta guardia Paolo Cantelmo che ha analizzato il momento della sua squadra e ha analizzato soprattutto il momento della sua carriera.

– Ciao Paolo e grazie per questo intervento. Prime due sconfitte sonore, nonostante la seconda sia avvenuta con uno scarto minore alla sirena finale. Problema di roster o di adattamento tra giocatori?

“Stiamo avendo molte difficoltà soprattutto per il roster molto rimaneggiato, ma ciò non deve rappresentare un alibi:  le assenze di Coppola, Capobianco e Capozzi, che non verrà proprio tesserato per problemi burocratici, stanno incidendo e non poco in questo inizio di campionato. La partita di Secondigliano è stata completamente negativa, siamo incappati in una giornata davvero storta e già a partire dal secondo quarto abbiamo smesso di giocare. Bravi comunque loro che hanno giocato un match di qualità. Contro Pro Cangiani ce l’abbiamo messa tutta, ma abbiamo delle rotazioni molto limitate, nonostante gli under ci stiano dando una grossa mano. Per ora non stiamo riuscendo ad esprimere la pallacanestro che vorremmo.”

– Tanti si sono sorpresi di averti visto in una squadra molto meno competitiva del Basket Club Irpinia dello scorso anno. Scelta di vita o credi seriamente in questo nuovo progetto?

“Questa scelta è stata dettata da motivi lavorativi, poiché il campionato di Serie C Gold è molto impegnativo. Oltre questa motivazione c’è un limite di over da poter tesserare ed eravamo in troppi. Sarebbe stato bellissimo poter disputare un campionato così importante anche perché abbiamo conquistato la categoria sul campo. Avrei avuto tanto piacere a poter giocare un campionato di questa portata ma non è stato possibile. Spero in una buona riuscita del progetto Basket Club Irpinia anche perché dopo la Scandone Avellino, è la seconda squadra del capoluogo a disputare una categoria così importante. Ho accettato con estremo piacere il progetto dell’ACSI, che è una realtà importante del basket avellinese. In più ritrovo tanti amici nonostant con cui condividere questa nuova esperienza: siamo una neopromossa, ma ci giocheremo le nostre carte in questa competizione.”

 

– Trasferta complicata quella contro la Pallacanestro Senise. Pensi che voi possiate realmente impensierire i vostri avversari o c’è ancora troppa differenza tra di voi?

“Questa trasferta, la più lunga del’anno, arriva in un momento complicato per le tante defezioni: forse non prenderò parte alla gara per una tendinite che non mi sta permettendo di lavorare costantemente in palestra. Non dobbiamo però partire già sconfitti e dobbiamo credere in ciò che facciamo. Gli under devono dare ancora di più e nonostante sia un campionato nuovo per loro; la loro energia è fondamentale per risollevare le sorti di una stagione che non è partita nel migliore dei modi. La pallacanestro Senise è un’ottima squadra, sicuramente resterà nelle prime posizioni fino alla fine. Dobbiamo invertire il trend, credo che una volta al completo diremo la nostra e potremo raggiungere la salvezza che è alla nostra portata.”

– È doverosa un’ultima domanda ad un’icona del basket irpino degli ultimi anni. Pensi di rimanere ancora a lungo sui campi di pallacanestro o hai già altri progetti?

“Finché il fisico reggerà sarò su un campo da pallacanestro indipendentemente dalla categoria, non sono ancora pronto a dire addio a questo sport. Fino a quando sarò in piedi giocherò e mi divertirò ancora. Mi piacerebbe tornare ad allenare gruppi giovanili, mi piacerebbe allenare per non lasciare mai del tutto la palla a spicchi. La cosa certa è che in un modo o nell’altro la pallacanestro farà sempre parte della mia vita.”