Eugenio Dalmasson, head coach della Pallacanestro Trieste, ha fatto il punto della situazione riguardo la pandemia da COVID-19 che ha fermato tutto il mondo (o quasi). “Nulla sarà più lo stesso, né lo sport né il mondo intero” – ha esordito in un’intervista a Il Piccolo – “Servirà tanto buon senso quando si ripartirà e al momento è assolutamente prematuro fare una qualsiasi previsione sul quando accadrà“.

Sul campionato, questo è il parere di Dalmasson: “Ripartire sarebbe un gran segnale, molto positivo; ma ripeto, ipotizzare date è prematuro. Sento dire che si giocherà anche fino a luglio, anche oltre… Ma che senso ha, quando accendendo la tv o sfogliando i giornali, si apprende di centinaia di nuovi casi? Un allenatore con cui ho condiviso esperienze in passato è attualmente ricoverato ed intubato a causa del virus“.

In conclusione, il 62enne di Mestre tocca un altro tasto dolente, ovvero i giocatori stranieri (statunitensi soprattutto) andati via con l’aggravarsi della situazione: “Una questione complicata senza dubbio” – commenta Dalmasson – “Dal punto di vista personale, è sinceramente difficile fare valutazioni. Ognuno reagisce in base allo stato d’animo e alla considerazione se può sentirsi meglio lasciando l’Italia. Dal punto di vista professionale, però, va detto che, se alcuni sono andati via, c’è chi ha scelto responsabilmente di rimanere“.