L’avvio di stagione della Vanoli Cremona nel campionato in corso non era stato dei più convincenti, con un record di 2-4 nelle prime 6 uscite. Poi è arrivato il cambio di marcia, che ha portato ad una serie ancora aperta di 5 vittorie consecutive, culminate domenica scorsa con la grande vittoria (78-66) del PalaRadi sulla Virtus Bologna capolista e reduce da 10 successi in altrettante partite.

Lo ‘switch’ della compagine allenata da Meo Sacchetti è arrivato in concomitanza con l’approdo a Cremona di Ethan Happ. Il 23enne statunitense, autore di una doppia-doppia contro la Virtus (11+11 rimbalzi), ha finora dato un sostanzioso contributo, assommando in 5 presenze una media di 15 punti (51.5% da due), 9.4 rimbalzi e 2.6 assist, in 28.6 minuti d’impiego.

Chi mi ha convinto a firmare per la Vanoli? Sicuramente Travis Diener e coach Sacchetti. Volevo sapere che ruolo e quali compiti avrei avuto, e da loro ho ricevuto tutte le risposte che desideravo” – ha spiegato Happ a Tuttosport – “Il mio obiettivo? La NBA ovviamente. Questa estate avevo scelto l’Olympiacos per poter essere allenato da coach Blatt. Poi il quadro è cambiato, non avevo spazio e ho chiesto di essere ceduto“.

Infine, il nativo di Milan, Illinois, svela un retroscena della sua adolescenza, quando a causa della sua altezza giocava da play: “Vero, all’inizio ero un play. Poi, alle superiori, in un singolo anno sono cresciuto 16 centimetri, passando da 182 a 198 cm. I fondamentali? Me li ha insegnati mio padre, che mi ha allenato fino al primo anno di Liceo“.