Confermando i pronostici della vigilia, la Givova Scafati ha fatto suo il match interno valevole per la diciottesima giornata del campionato di serie A2 Old Wild West, imponendosi 77-60 sulla Stella Azzurra Roma, fanalino di coda del raggruppamento.

Sempre avanti nel punteggio per tutto l’arco dell’incontro, la compagine dell’Agro ha avuto il merito di aver saputo condurre le ostilità e tenere basso il ritmo al cospetto di un avversario che, come nelle attese, ha provato a metterla sulla velocità, sull’agonismo e sulla velocità, riuscendo in molti frangenti a mettere in difficoltà i più quotati avversari.

Le assenze per infortunio, tra le fila viaggianti, di Dambrauskas ha sicuramente pesato nell’economia di un match che è comunque stato sempre in mano agli atleti di patron Longobardi, i quali, orfani dell’infortunato Cucci, hanno meritato il successo mandando a punti dieci sui dodici iscritti a referto e addirittura cinque in doppia cifra (Parravicini, Daniel, De Laurentiis, Rossato e Ikangi).

I due punti messi in carniere consentono alla Givova Scafati di ritrovare il primo posto solitario in vetta al girone rosso, in virtù della contemporanea sconfitta dell’Orasì Ravenna sul parquet della Tezenis Verona.

LA PARTITA

I quintetti iniziano la contesa studiandosi a vicenda e prediligendo il gioco a difesa schierata rispetto a quello in transizione, tenendo quindi bassi i ritmi. La buona difesa premia il lavoro dei gialloblù, che attaccano con ordine e si portano avanti 6-0 al 4’. A metà frazione coach Rossi inizia a mescolare le carte e a dare spazio agli uomini della panchina, per tenere tutti sul pezzo. Gli ospiti di affidano al baby Maglietti, autentica spina nel fianco della difesa di casa, e trovano punti e coraggio per assottigliare il divario (8-6 al 6’). La girandola dei cambi però regala ai gialloblù un crescente vantaggio, grazie anche alla precisione ai liberi di Rossato, Ambrosin e De Laurentiis (17-6 al 9’). Alla fine del primo quarto il vantaggio accumulato è già di quelli importanti: 22-8.

La compagine capitolina alza allora il ritmo della partita, riuscendo in tal modo a trovare più agevolmente la via del canestro (24-13 al 14’). Coach Rossi chiama time-out ed i suoi uomini rispondono con autorevolezza, riprendendo in mano le redini dell’incontro (33-16 al 16’).  Gli atleti in casacca nera però non mollano (bene Raspino, D’Ercole e Menalo), continuano a crederci e a macinare gioco e punti, senza crollare e restando così agganciati all’avversario all’intervallo lungo (39-28).

Cambiando disposizione difensiva (da uomo a zona), i laziali tentano di imbrigliare l’attacco locale e così ridurre le distanze (44-34 al 24’; 46-38 al 26’), mettendo la sfida sul piano nell’aggressività, del ritmo e della fisicità. Ma la Givova è lucida e determinata a fare il risultato, si affida a Clarke ed Ikangi, allungando 52-39 al 27’.  Non è però facile imporsi sulla squadra di coach D’Arcangeli, che fa leva sullo spirito combattivo e mai domo che la caratterizza per continuare a vendere cara la pelle per l’intero terzo quarto, che termina 58-45.

Al di là del punteggio, la partita resta viva e gagliarda, con i quintetti a fronteggiarsi a viso aperto, regalando gioco, agonismo e spettacolo al pubblico presente sugli spalti del PalaMangano (62-50 al 33’). Nella parte centrale della frazione, stringendo le maglie in difesa e giocando in attacco in maniera organizzata, la formazione di casa (bene Parravicini) allunga sull’avversario e si porta al massimo vantaggio +23 (73-50 al 36’), mettendo così una seria ipoteca sul match, che infatti si chiude con la vittoria dei padroni di casa per 77-60.

LE DICHIARAZIONI

Coach Alessandro Rossi: «Voglio fare i complimenti agli avversari che ci hanno resto la vita complicata, proponendo difese tattiche, contro cui abbiamo avuto difficoltà a trovare ritmo. Siamo stati un po’ superficiali nella gestione dei vantaggi, soprattutto nella fase iniziale, ho visto troppe palle perse. Sapevamo che avremmo avuto pressione a rimbalzo in attacco e così è stato, tant’è che abbiamo preso ben 18 punti da secondi tiri. Non è stata una partita brillante, ma non possiamo pensare di essere sempre perfetti in casa e di vincere con scarti ampi e chiudere dopo solo tre quarti di gara. Dovevamo fare qualcosa in più, ma mi piace il fatto che i ragazzi restano sempre compatti, concentrati e uniti. E’ iniziato il mese di febbraio, in cui disputeremo sei partite molto difficili, per le quali ci stiamo preparando al meglio. Abbiamo prodotto una buona qualità di tiri, la squadra poteva realizzare più punti di oggi, la qualità del gioco non mi è dispiaciuta».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI – STELLA AZZURRA ROMA 77-60

GIVOVA SCAFATI: Mobio 2, Daniel 12, Grimaldi, Perrino, Parravicini 14, De Laurentiis 10, Ambrosin 7, Clarke 3, Rossato 13, Raucci 2, Monaldi 1, Ikangi 13. Allenatore: Rossi Alessandro. Assistente Allenatore: Nanni Francesco.

STELLA AZZURRA ROMA: Raspino 10, Pugliatti 2, Nikolic 8, D’Ercole 8, Menalo 9, Visintin n. e., Ghirlanda 2, Barbante 7, Maglietti 4, Bocevski n. e., Ndzie, Marcius 10. Allenatore: D’Arcangeli Germano. Assistenti Allenatori: Micheletto Fabio, Sferruzza Giovanni, Traino Paolo.

ARBITRI: Dionisi Alessio di Fabriano (An), Tallon Umberto di Bologna, Attard Luca di Priolo Gargallo (Sr).

NOTE: Parziali: 22-8; 17-20; 19-17; 19-15. Falli: Scafati 20; Roma 25. Usciti per cinque falli: Pugliatti, Maglietti. Espulsi: nessuno. Tiri dal campo: Scafati 22/55 (40,0%); Roma 22/56 (39,3%). Tiri da due: Scafati 13/30 (43,3%); Roma 19/39 (48,7%). Tiri da tre: Scafati 9/25 (36,0%); Roma 3/17 (17,6%). Tiri liberi: Scafati 24/29 (82,8%); Roma 13/18 (72,2%). Rimbalzi: Scafati 37 (13 off.; 24 dif.); Roma 33 (11 off.; 22 dif.). Assist: Scafati 14; Roma 10. Palle perse: Scafati 16; Roma 21. Palle recuperate: Scafati 11; Roma 6. Stoppate: Scafati 1; Roma 2. Spettatori: 650 circa.

Comunicato, dichiarazioni e tabellini a cura di Antonio Pollioso, Ufficio Stampa Basket Scafati 1969.