La Virtus Bologna di coach Djordjevic ce l’ha fatta. I felsinei sconfiggono 73-61 in finale ad Anversa gli spagnoli dell’Iberostar Tenerife, al termine di una partita condotta sin dall’inizio con grande piglio ed autorità, trascinata da un super Kevin Punter (26+7 rimbalzi e 5/5 da tre), premiato giustamente MVP, e da un ottimo Amath M’Baye (16). Per l’Iberostar di coach Vidorreta il migliore è Tim Abromaitis (18+8 rimbalzi), in un match segnato dalla pessima percentuale da tre (13.5%, 5/37) e dai palloni persi (20).

LA PARTITA – Martin (in schiacciata) e M’Baye aprono la finale per la Virtus, mentre Punter inizia il suo show da tre mettendo la bomba del 7-0 (7’58” da giocare); il Tenerife si sblocca con due liberi di Abromaitis. I primi 10′ sono a forti tinte bianconere: la squadra di Djordjevic è asfissiante in difesa, mentre in attacco Punter fa 3/3 da dietro l’arco, sostenuto da un ottimo M’Baye (9 anche per lui). A fine primo quarto, la Virtus conduce 20-8.

Il secondo quarto comincia con un layup di Niang per gli spagnoli, e una schiacciata di Kravic su assist di Chalmers per gli italiani. L’ex Miami Heat firma il +12, con i felsinei che esondano fino al +17, grazie ad un’altra bomba di M’Baye (29-12 e 6’07” sul cronometro). Prima il 29enne francese, poi Punter, entrambi dalla lunetta, portano la squadra di coach Djordjevic anche sul +18; l’Iberostar, nonostante spari letteralmente a salve da tre, riesce ad accorciare un pochino e, all’intervallo lungo, il punteggio recita 38-24 per la Virtus.

Il copione non cambia al rientro dagli spogliatoi. Punter mette la sua quarta tripla personale, subendo anche fallo da uno svagato Brussino. Il +18 viene ribadito ancora dal 25enne newyorkese della Virtus, sempre dalla lunga distanza (45-27 a 7’53” dall’ultima pausa). Gli spagnoli di Vidorreta provano a riaprire il discorso, ed una delle rarissime triple, messa a segno da White, vale il -9 a 4’58” dalla sirena (48-39), dato che c’è anche il fallo di Punter. I liberi di Chalmers e Punter e un gran canestro di capitan Aradori valgono il nuovo +15 Virtus (54-39 a 3’57” dalla sirena); l’Iberostar prova a restare in scia, ma è ancora Aradori, in layup, a timbrare il 58-44 con cui finisce il terzo quarto.

Quarto e decisivo periodo. Abromaitis apre le danze da tre, ma replica subito un Aradori molto incisivo su entrambi i lati del campo; Bassas mette un’altra tripla (60-50 e 7’55” sul cronometro), poi è Chalmers a mettere un canestro d’oro in fadeaway (62-50). La tensione del momento è palpabile ed entrambe le squadre sporcano tanto le percentuali. A smuovere il punteggio ci pensa ancora Abromaitis, con 4 punti in fila (62-54 con 4’26” da giocare). Aradori ricaccia l’Iberostar a -10, ma seguono tre liberi degli spagnoli, per il -7 che riapre i giochi (64-57 a 2’59” dalla fine).

E’ una fase delicatissima per la Virtus. Un contestato fallo in attacco fischiato a San Miguel porta anche un tecnico alla squadra di coach Vidorreta; Aradori è glaciale dalla lunetta, anche se, subito dopo, un layup di Beiran vale il nuovo -6 (65-59 a 1’34” dal termine). A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Mario Chalmers, che s’inventa nel pitturato il canestro del nuovo +8 (67-59 a 1’13” dalla sirena). L’Iberostar spara (male) senza soluzione di continuità da tre, Punter si guadagna un nuovo viaggio in lunetta, e non sbaglia (69-59 con 1’04” da giocare). Dopo due liberi di Abromaitis, a chiudere il discorso ci pensano prima M’Baye poi Punter, dopo una rubata su Bassas. Finisce 73-61 per la Virtus, che può giustamente festeggiare la Coppa.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA (ITA) – IBEROSTAR TENERIFE (SPA)

Progressivi: 20-8; 38-24; 58-44;

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Aradori, Baldi Rossi, Cournooh, Kravic, Taylor, Punter, Chalmers, Martin, M’Baye, Moreira, Cappelletti, Pajola. All. Sasha Djordjevic.

IBEROSTAR TENERIFE: Bassas, Beiran, Brussino, Abromaitis, Gillet, Niang, Staiger, Iverson, Richotti, San Miguel, Saiz, White. All. Txus Vidorreta.