Al termine del match tra Varese e Venezia gli allenatori si sono, come di consueto, presentati in conferenza stampa per l’analisi del match. Ecco le parole dei coach:

Così Caja, soddisfatto dopo la vittoria: “Come prima cosa faccio i complimenti ai ragazzi che hanno fatto una partita di altissimo livello e la vittoria è stata assolutamente meritata. Siamo stati avanti nel punteggio per 42 minuti e sarebbe stata una piccola ingiustizia perdere. Inoltre, quando la partita poteva girare a nostro sfavore, siamo stati bravi a riprenderla in mano. Oggi abbiamo commesso qualche ingenuità dovuta alla scarsa abitudine a giocare su questi livelli, ma sono stati bravi i miei ragazzi a reagire. Siamo stati eccellenti sia a livello difensivo, dove abbiamo fatto una partita importante, sia in contropiede; menzione d’onore per il grande pubblico presente che ha creato una grande atmosfera. Dopo le ultime due partite avevamo bisogno di una partita come questa che ci ha dato fiducia. Si è vista l’importanza della squadra: Peak non è stato brillante, ma abbiamo avuto tanto da Clark e Jakovičs. Vorrei inoltre sottolineare la prestazione di Matteo Tambone: in 18 minuti ha fatto canestri pesanti nei momenti importanti. L’interpretazione della partita è stata perfetta; anche nei momenti di difficoltà abbiamo mantenuto la lucidità e la presenza in campo. Ancora complimenti alla squadra”. (Ufficio stampa Pallacanestro Varese).

Queste invece le parole di Walter De Raffaele, allenatore della Reyer Venezia. “Credo che la partita sia stata girata per l’ennesima volta dalle due triple di Mayo, due invenzioni di grandissimo talento, anche se noi abbiamo avuto il pallone per vincere sia alla fine del quarto periodo sia nel tempo supplementare. Nei primi due quarti proprio non siamo scesi in campo», ha ammesso Walter De Raffaele, «siamo stati brutti e mediocri sotto qualsiasi aspetto del gioco. Come impatto e come difesa sembravamo veramente imbambolati, tanto da perdere troppi palloni».Nel terzo e nel quarto periodo», ha aggiunto De Raffaele, «siamo riusciti a sviluppare una partita diversa, la zona è stata decisiva per rientrare, siamo anche riusciti a mettere più di una volta la testa avanti. La partita si era ben indirizzata, anche se poteva essere decisa da episodi, su un fronte o sull’altro. Noi abbiamo avuto il pallone per vincere, credo che su un paio di triple di Mayo ci sia anche una grande responsabilità sulle nostre scelte, ma quei canestri vanno anche fatti. Complimenti all’Openjobmetis e a Mayo che ha infilato quei tiri. Noi dobbiamo riflettere, perché avere un impatto del genere in campi come quello di Varese, poi ti costringe alle rincorse, a spendere energie fuori dalla norma, ad andare con quintetti atipici, anche se alla fine hanno pagato e proprio perché alcuni giocatori non sono proprio arrivati a Varese. Questo è abbastanza preoccupante perché la pallacanestro è uno sport per persone intelligenti. Mi prendo la reazione come aspetto positivo, sono rammaricato perché alla fine la partita si poteva ugualmente portare a casa, senza togliere i meriti a Varese che nei primi venti minuti ha controllato molto bene l’incontro e poi noi siamo stati bravi a rientrare”. (La Nuova Venezia).