Andrea Cinciarini, ossia il miglior assistman del campionato con 8.7 passaggi vincenti distribuiti di media (il primo inseguitore, Jabril Durham della Fortitudo Kigili è ben staccato a 6.8), si è concesso a Federico Bertuzzi per un’intervista su “Tuttosport”. Il primo argomento sottolineato ha riguardato i suoi 35 anni e lo stare al passo di compagni ed avversari più giovani: “Dipende molto dalla consapevolezza con cui si affronta la preparazione fisica. A cominciare da quella estiva: da anni lavoro sul mio corpo nei mesi più caldi con un professionista come Giustino Danesi, che ho conosciuto quando militavo nella Sutor Montegranaro e con cui ho stretto una forte amicizia. Con lui stilo abitualmente dei programmi definiti per curare il mio organismo, mantenendo il fisico pronto e reattivo, prestando anche la giusta attenzione ai riposi ed all’alimentazione”.

Dopo tanti anni, la Reggio Emilia che Cinciarini ha ritrovato in estate non è più la stessa: “Qualcosa è cambiato nella struttura societaria, anche se la presenza di Dalla Salda e Barozzi nell’organigramma costituisce una continuità col passato. C’è una nuova presidentessa, Veronica Bartoli, che però ha lo stesso spirito, la stessa ambizione di Stefano Landi che l’ha preceduta su quella poltrona e che ha fatto crescere il club portandolo in alto. La società sta affrontando una fase delicata, tra la pandemia e il trasloco temporaneo forzato a Bologna; sono tempi difficili, ma il carattere battagliero di tutto il gruppo non è mutato. L’obiettivo primario resta la permanenza in Serie A, anche se io sono ambizioso per natura. Quindi una volta ottenuta la certezza della salvezza vorremmo raggiungere altri obiettivi”.

E quindi, quali saranno i traguardi più ambiti? “Non nascondo che mi piacerebbe portare la Reggiana alle Final Eight di Coppa Italia. Anche per due motivi legati alla location: Pesaro è la mia città, ci sono nato e cresciuto; inoltre lì ci ho già giocato con Milano e vorrei tornare a competere su quel campo. Ma non c’è solo la Coppa Italia, la stagione non è nemmeno arrivata a metà e ci sono altri elementi da valutare”.

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