Non ha senso tornare in campo. Meglio programmare il futuro“. Parole e pensiero di Stefano Landi, patron della Pallacanestro Reggiana, riguardo l’emergenza Coronavirus e i tentativi di far ripartire il campionato e concluderlo. Intervistato dal Resto del Carlino, Landi ha spiegato nei particolari il suo punto di vista.

Sono praticamente due settimane che la soluzione, a mio parere, è quella di chiuderla qui” – spiega – “Se ragionassimo con intelligenza, potremmo approfittare di questo stop per programmare il prossimo futuro, cercando soluzioni per cambiare il volto di questo sport. Il presidente Gandini ha idee interessanti e spero possa portarle avanti“.

Chiaro, però, che la decisione dovrà essere collettiva e condivisa. Facciamo parte di una Lega con 17 club e non può essere altrimenti. Ribadisco, però, che a mio parere stiamo discutendo per niente. Ci troviamo in un pollaio con 17 galli ed ognuno prova a cantare più forte degli altri“, aggiunge polemicamente.

Landi, infine, parla anche della Pallacanestro Reggiana, confermando da un lato la sua intenzione di lasciare il ponte di comando, ma dall’altro assicurando di lavorare per garantire un futuro alla società: “Si, la mia intenzione è sempre quella, ma stiamo lavorando per consentire l’ingresso in società ad altre persone. La pandemia ha complicato tutto, ma contatti e colloqui continuano. Quest’anno il bilancio sarà un bagno di sangue, ma ci penserò io. Dovessero entrare altri imprenditori, io posso comunque restare a sostenerli“.