L’edizione 2018/19 della EuroLeague incorona il CSKA Mosca Campione d’Europa per l’8° volta nella sua storia, tre anni dopo il trionfo di Berlino contro il Fenerbahçe. I russi di coach Itoudis hanno la meglio sull’ottimo Anadolu Efes di coach Ataman, che lotta praticamente fino alla fine, sospinta dal solito Shane Larkin (27), ma che deve infine inchinarsi per 83-91. Sugli scudi nel CSKA il duo composto da Cory Higgins (20, miglior giocatore della partita) e da Will Clyburn (20+5 rimbalzi, MVP delle Final Four); discreta prova per Daniel Hackett (7+5 assist e 3 rimbalzi).

LA PARTITA – Il tiro da tre apre la finale, Anderson per l’Efes e Kurbanov per il CSKA. Nei primi minuti regna l’equilibrio e le squadre rispondono l’una all’altra colpo su colpo; poi, nel finale di prima frazione i russi provano la prima fuga, allungano fino al +12 (17-29) con un break di 3-17, con Higgins e Clyburn in evidenza. La tripla di Beaubois chiude il primo quarto sul 20-29. Il match sembra già saldamente in mano ai ragazzi di Itoudis, che prima toccano un +14 con Hines (20-34 con 7’31” da giocare), poi tengono il margine intorno alla double-digit con relativa facilità (+13 a 4’43” dalla pausa lunga, 28-41). Il finale di periodo, però, è tutto dell’Efes, che rifila un parziale di 14-3, concluso da un 3/3 ai liberi di Larkin. Le due squadre, quindi, tornano negli spogliatoi sul 42-44.

Il sorpasso Efes si concretizza nella prima azione della ripresa, con Simon che mette la bomba del 45-44. Hackett e Kurbanov riportano avanti il CSKA, che poi tocca il +8 grazie ad un 2+1 di Hines (49-57 a 5’40” dall’ultima pausa). Larkin prova a mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, che però allungano di nuovo con decisione, ancora sul +14, stavolta con Hunter (54-68 e 1’50” da giocare). Negli ultimi 90″ di terzo periodo, comunque, la squadra di coach Ataman riesce a restare aggrappata con le unghie alla partita, con un break di 8-0, chiuso dalla tripla di Larkin con 4″ sul cronometro (62-68).

El Chacho Rodriguez inaugura l’ultima frazione da oltre l’arco; da il suo contributo anche Hackett, ma Dunston e Larkin tengono ancora lì l’Efes, sospinto dai suoi rumorosi tifosi (69-73 e 7’34” da giocare). I russi, però, non hanno alcuna intenzione di portarsi gli avversari attaccati in un eventuale finale punto a punto, e replicano con un 2-10 firmato De Colo (71-83 con 4’24” sul cronometro). Sembra quasi fatta, ma due triple di Simon e Micic (in ombra) riportano l’Efes sul -6 (77-83 a 3’24” dal termine); quindi è Clyburn a raccogliere un pesantissimo rimbalzo offensivo su tripla sbagliata di Hackett, realizzando un canestro fondamentale per il nuovo +8 (77-85 e 2’26”).

L’azzurro rischia di mettere tutto in discussione, vedendosi fischiare un antisportivo per fallo su Dunston; l’Efes ne approfitta per mettere 4 punti (liberi di Dunston e canestro di Larkin), rilanciandosi quando mancano poco meno di 2′ (81-85 a 1’54” dalla sirena). D’esperienza, però, la squadra di Itoudis la porta a casa, con i viaggi in lunetta dei vari Higgins, Clyburn e De Colo, per l’83-91 finale, che consegna la Coppa al CSKA.

ANADOLU EFES ISTANBUL (TUR) – CSKA MOSCA (RUS) 83-91

Progressivi: 20-29; 42-44; 62-68; 83-91.

ANADOLU EFES ISTANBUL: Larkin 27, Beaubois 3, Balbay, Motum 4, Sanli, Moerman 2, Tuncer, Pleiss, Micic 10, Anderson 7, Dunston 13 (10 rimbalzi), Simon 15 (10 rimbalzi). All. Ergin Ataman.

CSKA MOSCA: De Colo 15, Bolomboy, Peters, Ukhov, Rodriguez 6, Vorontsevich, Clyburn 20, Higgins 20, Hackett 7, Kurbanov 7, Hines 9, Hunter 7. All. Dimitrios Itoudis.