La nuova stagione è alle porte, con il raduno fissato a sabato 17 agosto e abbiamo fatto il punto della situazione con coach Federico Barsotti con qualche domanda.

 Finalmente la stagione sta per iniziare. Che cosa si prova ad iniziare la sesta stagione all’Etrusca?

E’ sempre una grande emozione ripartire, ogni volta è come il primo giorno di scuola, dove conosci i nuovi compagni con i quali vivrai un’avventura importante.

La squadra ha fatto tanti cambiamenti rispetto alla scorsa stagione. Cosa ne pensi?

Ci aspettavamo di dover cambiare molto e non ci siamo fatti trovare impreparati. Per una realtà come la nostra è fondamentale avere idee chiare rispetto al budget a disposizione, e devo dire che con i dirigenti abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo inserito giocatori giovani, con una media età della squadra di 22 anni, forse la più bassa di sempre a San Miniato, ma siamo riusciti ad inserire comunque giocatori con già diversi campionati di serie B alle spalle. Come sempre abbiamo cercato di individuare ragazzi che secondo noi hanno qualità morali e una importante etica del lavoro e sono convinto che non ci siamo sbagliati.

Il girone A della B nazionale quest’anno presenta tante novità. Come le giudichi?

La mia idea è che la qualità media delle formazioni si sia decisamente elevata. Nonostante ci sia stato il passaggio di qualche possibile protagonista ad altro girone, nel girone A si è inserita Lucca che dimostra chiare ambizioni di alta classifica, e la neopromossa Pino, con la fusione delle squadre fiorentine, ha formato una squadra davvero solida. Tra le siciliane a mio avviso Costa d’Orlando ha inserito nomi importanti, e non mi stupirei se facesse un campionato di alto livello.

Chi saranno secondo te le protagoniste del girone?

Tutti ci aspettiamo che le due compagini protagoniste siano Omegna e Piombino, perché hanno roster di una spanna superiore alle altre, con Lucca subito dietro. Personalmente mi aspetto buone cose anche da Empoli, che stimolata dal cambio di allenatore, farà sicuramente un campionato di alto livello, e da Alba che confermando gran parte dei giocatori della scorsa stagione ripeterà un campionato di alta classifica.

E l’Etrusca dove si colloca in questo ipotetica griglia?

Difficile dirlo, abbiamo cambiato molto sia nella squadra che nello staff, e abbiamo per forza di cose bisogno di tempo per conoscerci e crescere. Spero riusciremo come ogni stagione a lavorare con profitto e raccogliere i frutti nel girone di ritorno per farci trovare pronti allo sprint finale. Dobbiamo cancellare dalle nostre menti la cavalcata dello scorso anno, e ricordarci che, seppur ci siamo riusciti tre volte su quattro, per una società come la nostra, fare i play off rimane un traguardo eccezionale e un sogno da coltivare.

Quale sarà la prima richiesta che farai ai ragazzi?

Di dare l’esempio ai più giovani dentro e fuori dal campo, di far appassionare il nostro pubblico giocando un basket generoso, al massimo della propria intensità fisica e mentale. Solo così potremo pensare di competere con i più forti.