Parziali: 21-24; 37-47; 57-54

Umana Reyer: Casarin 2, Stone 7, Tonut 25, Daye, De Nicolao 12, Campogrande ne, Clark 5, Chappell 7, Mazzola, Cerella 5, Fotu, Watt 20. All. De Raffaele.

Banco di Sardegna: Spissu 4, Bilan 5, Treier, Chessa ne, Kruslin 13, Happ 14, Katic 4, Re ne, Burnell 13, Bendzius 12, Gandini ne, Gentile 13. All. Pozzecco.

Con una nuova rimonta come in Gara 1, ottenuta con una grande prestazione di squadra, fatta di difesa intensa e una perfetta circolazione offensiva, l’Umana Reyer completa il back to back al Taliercio contro il Banco di Sardegna con la vittoria per 83-78, che porta gli orogranata avanti 2-0 nella serie di quarti di finale playoff, potendo andare domenica al PalaSerradimigni a giocarsi il primo match ball per la semifinale.
Non ci sono novità di roster (sempre fuori Bramos e Vidmar, non è ancora arrivato il momento dell’esordio per Jerrells) per gli orogranata, che partono con Clark, Tonut, Chappell, Stone e Fotu. Dopo aver trovato il primo vantaggio sul 5-4 al 2’30” con la tripla di Clark, l’Umana Reyer porta a casa il secondo fallo di Bilan, ma subisce la risposta sarda (5-9 al 4’), rimettendo poi di nuovo il naso avanti sul 10-9 a metà quarto, sempre con Clark, grazie ai recuperi difensivi. La partita vive di strappi: 0-8 Sassari e 10-17 al 6’, poi, dopo la tripla di Tonut e il canestro di Kruslin, 8-0 orogranata e 21-19 con la tripla di De Nicolao al 9’, anche se il finale di tempo è nuovamente sardo: 21-24.
Il break del Banco continua anche stavolta fino a 0-8 (21-27 a inizio secondo periodo, con Tonut che si accende dopo il time out di coach De Raffaele, con 5 punti che tengono l’Umana Reyer a un solo possesso di ritardo (26-29 al 12’30”). Casarin mette i liberi del 28-29 al 13’, anche se Sassari poi sfrutta le difficoltà offensive veneziane per lo 0-10 del 28-39 a metà quarto. Una schiacciata di Watt interrompe il parziale, ma non cambia l’inerzia, perché il nuovo 0-8 determina il 30-47 al 18’. Il finale di tempo, comunque, è orogranata: con un libero di Stone, due di Cerella, un canestro di Chappell e la schiacciata finale di Watt si va negli spogliatoi sul 37-47.
Il secondo tempo si apre con il 39-47 di Watt a cui risponde Kruslin da 3 (39-50 al 21’). L’Umana Reyer alza però l’intensità difensiva, con Stone perfetto nei raddoppi sui lunghi, e con le triple di Tonut e Cerella, intervallate dal canestro di Watt e il time out sardo, al 24’ è 47-50. Bilan torna a segnare per il Banco al 25’30” (47-52), ma non cambia l’inerzia: Stone da 3, Tonut col libero sul tecnico (e quarto fallo) a Bilan e la schiacciata in contropiede di Watt completano il sorpasso (53-52 al 27’), con il successivo nuovo canestro del centro che allunga il parziale a cavallo tra i due tempi fino al 25-5 con nuovo time out ospite. Nel finale, segna Gentile, poi ancora Watt e il quarto si chiude 57-54.
Sassari torna in vantaggio (57-68) al 31’, con De Nicolao che risponde da 3, e poi sul 60-62 al 32’30”, allungando con la tripla di Gentile fino al 60-65 al 33’. L’Umana Reyer riesce però a ripartire dal leggero momento di difficoltà con gioco da tre punti di Watt e arriva sul 65-66 a metà periodo con De Nicolao. Ancora Kruslin da 3 cerca l’allungo (65-69), ma gli risponde Chappell, sempre dall’arco, e il contropiede di Tonut da recupero di Stone vale il controsorpasso (70-69) al 36’. Il match è in equilibrio, con il botta e risposta da 3 Burnell-De Nicolao (73-72 al 37’). Spissu firma l’ultimo vantaggio ospite (73-74 al 37’30”), perché Chappell dalla lunetta firma il nuovo vantaggio orogranata (75-74 al 38’) e poi Tonut riesce a difendere sotto canestro su Bilan e infila due buzzer beater: prima da 2 e poi da 3, con il canestro da oltre 8 metri per l’80-75 a -23”. Non è finita: Burnell, da 3, a -16” (80-78). 1/2 di De Nicolao dalla lunetta subito dopo e rischio di Stone per fermare Bilan a -12”. Non va però il canestro, né il primo libero del centro sardo, che sbaglia volutamente il secondo: il rimbalzo è di Burnell, ma ci pensa Watt a stoppare la tripla di Bendzius, lanciando il contropiede di Tonut, che chiude i conti sull’83-78.

FONTE: Reyer Venezia