Il basket italiano piange la scomparsa di Gianni Zappi, scomparso a 76 anni in seguito ad un incidente stradale in montagna sul passo del Gavia, forse a causa di un malore.

Giocatore, allenatore, poi dirigente, Zappi aveva ricoperto negli ultimi anni la carica di presidente USAP (Unione Sindacale Allenatori Pallacanestro) oltre che di Consigliere Federale e di dirigente di club.

Nato a Imola il 1° gennaio del 1946, Zappi ha legato il suo nome alla storia del basket imolese vestendo la maglia dell’Andrea Costa prima come giocatore poi come allenatore e dirigente. Nella sua carriera, da giocatore, ha militato anche nell’altra storica formazione imolese, la Virtus Imola, oltre che a quella del Silvio Pellico, squadra di Promozione da cui poi era nata anche su suo impulso l’Andrea Costa Imola, fondata nel 1962, che avrebbe poi condotto alla promozione in A2 nel 1994-95 e di cui sarebbe poi stato direttore tecnico in due periodi, prima dal 2006 al 2009 e poi dal 2014 fino al 2021.

La sua carriera di allenatore è iniziata nel campionato di Serie A2 1973-1974 con la Libertas Forlì, dove è stato prima vice e poi capo allenatore. È proseguita poi con tre campionati di B sino alla stagione 1981-1982 con Reggio Emilia con cui ha conquistato una storica promozione in A2 che proprio domenica scorsa era stata ricordata dal club reggiano.

Lo stesso club reggiano lo ricorderà stasera con un minuto di raccoglimento prima della gara di BCL con l’Aek Atene.

Dopo una stagione con Reggio Emilia in A2, Zappi era passato poi a Firenze nell’83-’84. Nel suo palmares oltre a una promozione con Reggio Emilia, ci sono anche due titoli in serie C (’75–’76 con Virtus e nel ’78–’79 Osimo) e una coppa di Lega con Ozzano.

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