Nomi di primissima fascia quando si parla della squadra vincitrice dell’ultima edizione di EuroCup, tra questi spicca nei playoff quello di Marco Belinelli (Virtus Segafredo Bologna) votato come miglior italiano dei quarti di finale superando nelle preferenze Luigi Datome (A|X Armani Exchange Milano) e Stefano Tonut (Umana Reyer Venezia).

Sono servite solo tre gare ai bianconeri per conquistare l’accesso alla semifinale in cui affronteranno la Bertram Tortona; prima di focalizzarsi sulla seconda parte del loro cammino, i felsinei hanno dovuto fronteggiare un’agguerrita Carpegna Prosciutto Pesaro costretta però a capitolare in Gara 2 e Gara 3 dopo aver venduto cara la pelle nella prima sfida tra le compagini. Quando si parla di campioni e di problem solver viene subito alla mente il nome di Belinelli, le cui prodezze hanno aiutato a respingere i tentativi di rimonta dei marchigiani in Gara-1: con 14 punti segnati per la maggior parte grazie al tiro da tre punti, il classe 1986 ha disputato la sua partita più prolifica in termini di punti di questo primo turno; successivamente – dopo una seconda sfida dal punteggio complessivo piuttosto basso – il numero 3 di Bologna ha spinto la squadra verso la chiusura della serie con un’ottima prova difensiva, testimoniata dai 3 recuperi e dall’asfissiante pressione sul diretto avversario. Nelle tre partite giocate Marco Belinelli ha registrato 10.6 punti – tirando con il 42.8% da oltre l’arco – 1 rimbalzo, 1.3 assist e 1 recupero di media in 21.3 minuti di impiego sul parquet, fornendo il solito apporto fondamentale e funzionando alla perfezione come uno dei tanti pezzi pregiati all’interno dell’ingranaggio ideato da coach Scariolo. La squadra pesarese si può dire a tutti gli effetti essere stata una delle vittime preferite del nativo di San Giovanni in Persiceto avendo ottenuto cinque vittorie in cinque sfide tra regular season e playoff, nonostante la guardia tiratrice sia andata solo due volte in doppia cifra contro di essa (entrambe le volte nella serie playoff).

Con Belinelli in campo, la Virtus Segafredo Bologna è in striscia positiva da 12 gare nelle quali il giocatore 36enne ha segnato almeno 10 punti in nove di queste. La sua media punti in questo percorso immacolato è di 12.3 punti in poco più di 20 minuti a partita (20.5), premiando ancora una volta il suo straordinario apporto in uscita dalla panchina che gli è valso il premio di miglior sesto uomo della stagione. Un’arma – quella utilizzata dall’allenatore Sergio Scariolo – che non tutti possono permettersi, in grado di dare un contributo cospicuo ai punti realizzati dalla second-unit della propria squadra e, in casi estremi, di ribaltare una partita che sta prendendo una brutta piega. Nella passata stagione Marco Belinelli è stato l’uomo in più di Bologna per portare a casa lo scudetto, lui che può vantarsi di aver portato a il tricolore a Basket City indossando la canotta di entrambe le compagini; nella serie contro Tortona avrà sicuramente un trattamento di riguardo da parte della difesa avversaria, la quale proverà in ogni modo a limitare la sua potenza di fuoco evitando così di metterlo in ritmo e renderlo potenzialmente letale. Dal canto suo il numero 3 bianconero desidera sfatare il tabù Bertram, squadra che in stagione ha già preso lo scalpo della Virtus Segafredo per due volte (una nel girone di andata e una alla Final Eight), ma che con Belinelli in campo ha un record negativo (1-2 tra supercoppa, campionato e coppa italia).

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