L’asso pigliatutto dell’ultima giornata di campionato veste la maglia numero 9, domina in difesa e a tempo debito si trasforma in una macchina da punti con cui annichilisce squadre e giocatori avversari. Il suo nome è Nicolò Melli (A|X Armani Exchange), votato come miglior giocatore e miglior italiano della diciannovesima giornata di campionato con un totale di 2441 preferenze (1426 + 1015), superando la concorrenza del duo composto da Mitrou-Long e Amedeo Della Valle (Germani Brescia, rispettivamente 1016 e 912 voti) e per ben due volte quella di Alessandro Pajola (Virtus Segafredo Bologna, 1064 voti per l’MVP e 885 voti per The Best ITA).

Guardando le partite di Melli ci si chiede spesso come faccia a non essere il miglior giocatore di ogni giornata: a livello statistico non è certo il più appariscente, ma rappresenta perfettamente il concetto di pallacanestro dietro i numeri. Per distacco il miglior difensore del campionato, il suo lavoro su entrambe le metà campo dimostra intelligenza tattica e una leadership di cui pochi possono fregiarsi; l’Olimpia Milano ha un roster ricco di campioni, perciò è difficile esaltare il singolo, ma nel caso di Nik siamo costretti a fare un’eccezione. Nella gara contro la Dolomiti Energia Trentino ha regalato lampi di onnipotenza cestistica scherzando la difesa con 27 punti a referto (10/11 da due punti, 11/16 dal campo), seguiti da 7 rimbalzi (di cui ben 5 offensivi) e 2 assist per i compagni; tuttavia, come se non bastasse, la sua presenza ingombrante ha costretto gli avversari a spendere 6 falli solo contro di lui, così in 29 minuti trascorsi sul parquet ha totalizzato un record in carriera di 34 alla voce valutazione. L’A|X Armani Exchange ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per espugnare la BLM Group Arena, ma la miglior prestazione offensiva stagionale del classe 1991 unita al solito contributo di spessore sotto i tabelloni ha permesso alla squadra di coach Ettore Messina di ottenere la vittoria numero quindici.

A differenza di altre gare in cui ha fatto registrare almeno una stoppata, almeno un recupero o entrambe, nella sfida di Domenica si è limitato a sfoggiare il suo arsenale di fondamentali spalle a canestro facendo pesare tutta la sua fisicità nel pitturato. Abituati alle sue partite composte ed ordinate, in cui il sacrificio prevale sulle giocate per i fotografi, Melli ha voluto trasferire un po’ di spettacolo made in NBA nel nostro campionato: infatti, si è concesso il lusso di schiacciare più volte nel traffico raccogliendo i suggerimenti dei compagni; inoltre ha dipinto pallacanestro con la sua tecnica di tiro da entro e oltre l’arco, tra le più pulite ed efficaci della massima serie. L’impatto di Nicolò Melli è stato notevole, il suo ritorno in Italia non ha solo fatto guadagnare alla competizione un giocatore di caratura mondiale, ma ha dato spessore alla difesa di Milano (la migliore con 66.1 punti subiti) garantendo al contempo punti nella fase clutch della partita. Protagonista in campo nazionale, il nativo di Reggio Emilia mantiene l’asticella alzata svolgendo un ruolo chiave anche in campo europeo: questo ha consentito all’A|X Armani Exchange di rispettare i pronostici ed essere una delle squadre più forti in Eurolega occupando la terza posizione (record 15-7).

Come detto in precedenza i numeri nelle partite di Melli dicono davvero poco e nulla rispetto al lavoro svolto sul campo, ma per gli amanti della statistica e per dare ulteriore riprova di quanto sia fondamentale nel gioco dell’Olimpia, è bene citarli. Innanzitutto nella sfida contro la Dolomiti Energia ha ritoccato i suoi massimi in carriera alla voce punti e valutazione: rispettivamente con 27 e 34 ha superato i due record stabiliti nella stagione 2013/2014 (24 punti contro Roma e 33 di valutazione contro Cremona). Non solo record personali, ma anche di squadra superando i 22 punti messi a referto da Rodriguez (contro Reggio Emilia) e il 31 di valutazione di Bentil (contro Tortona); aggiungendo all’equazione il fatto di essere il giocatore più utilizzato da coach Messina (al pari di Paul Biligha con 17 gare disputate in Serie A), Nik detiene alcuni dei primati stagionali più importanti del club. Primo per partenze in quintetto con netto distacco sul secondo (16 contro le 10 di Datome), gioca 23.5 minuti di media registrando 9.9 punti a partita convertiti per la maggior parte con tiri dalla media distanza (62.7%); stabile sul podio nelle statistiche che comprendono i falli subiti (1° con 3.9), i rimbalzi (3° con 5.8), i recuperi (2° con 1.3) e la valutazione (3° con 15.5), in stagione è andato in doppia cifra solo in otto occasioni, questo non gli ha impedito però di risultare determinante anche nelle restanti uscite.

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