Il general manager Christos Stavropoulos introduce Giampaolo Ricci, Pippo, come “un giocatore che ci darà energia e gioca con intelligenza, ora è un Nazionale reduce dalle Olimpiadi, ma solo quattro anni fa è arrivato in Serie A. Ha avuto una crescita importante”. “Se penso alla mia carriera, dico che è stata lunga, ho fatto tanta gavetta, sono cresciuto un po’ alla volta soprattutto in A2 e poi è stata decisiva l’esperienza di Cremona. Soprattutto il secondo anno quando Coach Sacchetti mi ha dimostrato grande fiducia e io ho capito di poter essere un giocatore importante sia a Cremona che poi in Nazionale. Poi ho anche vinto la Coppa Italia. E’ vero, sono arrivato in Serie A solo a 26-27 anni, ma è stato il frutto del lavoro svolto in precedenza. Eppure, sono qui per migliorare ancora, fare ancora un passo in avanti, provare a stupire una volta di più, e non importa se ho quasi 30 anni”, dice.

L’EuroLeague – “È stata uno dei motivi per cui ho fatto questa scelta. Vengo da due stagioni in un grande club, giocando accanto a grandi campioni, ora entro in spogliatoio e ne vedo altri, vedo giocatori del primo livello, Gigi, Kyle, Chacho e altri ancora. Lavorare ogni giorno con loro è un privilegio, cercherò di imparare il più possibile da chi ha fatto la storia della competizione e meritarmi l’ingresso nel grande basket”.

La scelta di Milano dopo Bologna – “È stata una scelta difficile, la più difficile che abbia mai fatto. Venivo da uno scudetto vinto da Capitano e alzando la coppa. Mi sentivo una parte importante di quella storia, poi ci sono state situazioni che, senza entrare nei dettagli, mi hanno spinto a dover prendere una decisione. E la mia decisione è stata questa: la chiamata di Coach Messina, la stima che mi ha dimostrato, è stata decisiva. In più l’EuroLeague rappresenta un altro passo avanti nella mia carriera. Alla Virtus ho dato tutto, lungo due anni intensi, ma si sa che le cose belle possono finire e le strade possono separarsi. Ho la coscienza pulita, perché so di aver dato sempre tutto, rimettendomi in gioco. Adesso lo farò ancora una volta, a Milano, sapendo di arrivare in un’organizzazione che considero perfetta, una struttura incredibile che permette a tutti di essere nelle condizioni ideali per migliorare”.”.

Fonte: ufficio stampa Olimpia Milano