L’EA7 Emporio Armani Milano batte 96-84 la Openjobmetis Varese nella sfida numero 186 tra le due squadre, un derby che i meneghini fanno proprio grazie soprattutto a un primo tempo giocato a ritmi forsennati. Desiderosa di rivincita dopo il k.o. di Trento e allo stesso tempo decisa a proseguire il discorso iniziato in Eurolega con il successo ai danni del Monaco, la squadra di Ettore Messina inizia a spron battuto, superando quota 20 punti segnati già nei primi 5’ di gioco grazie ai canestri di Melli, Luwawu-Cabarrot e Baron: la tripla di quest’ultimo a 4’22” dal termine della frazione d’apertura, in particolare, vale il +12 e costringe coach Matt Brase a chiamare un timeout per provare a trovare immediate contromisure (23-11). La reazione varesina si materializza subito dopo il minuto di sospensione con un 6-0 di parziale firmato da Jaron Johnson e Colbey Ross, entrambi autori di una tripla in due possessi consecutivi (23-17). Milano però gioca sul velluto: anche Hines e Hall arrivano a quota 5 nei primi 10’ di gioco e l’EA7 Emporio Armani vola fino al +15 di fine quarto (34-19). L’andamento del match resta simile anche nella seconda frazione di gioco: tra i protagonisti c’è un Luwawu-Cabarrot capace di scollinare quota 10 punti con relativa facilità, mentre dall’altra parte la Openjobmetis non riesce a trovare soluzioni per fermare i padroni di casa, fatta eccezione per la discreta vena di Guglielmo Caruso, che però non evita l’ulteriore accelerata di Milano fino al +25 di metà gara (57-32).

Il secondo tempo si apre con un’amara sorpresa per quello che, fino a quel momento, era uno dei migliori sul parquet, Luwawu-Cabarrot: il suo antisportivo a 7’40” dall’ultimo mini-intervallo va a sommarsi con un fallo tecnico preso in precedenza e vale così l’espulsione. Varese prova a sfruttare il momento con un parziale di 10-0, chiuso dall’appoggio vincente di Caruso a 4’33” dalla fine per periodo, ma l’EA7 Emporio Armani risponde con un canestro da sotto di Hines e con la bomba di Baron che vale il nuovo +20 quando il cronometro segna 3’01” (69-49), un vantaggio ulteriormente aumentato ancora grazie a Hines nel finale di quarto (82-60). L’ultimo periodo diventa dunque mera formalità, ed è utile a Davies per aggiornare le proprie statistiche e arrivare a quota 20 punti segnati, ai due coach per far rifiatare i principali elementi delle rispettive rotazioni e infine a Varese per rendere un po’ meno ampio il distacco alla sirena: finisce 96-84 a favore di Milano.

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