Nella giornata di ieri, l’attuale allenatore dell’Olimpia Milano Ettore Messina è stato introdotto nella Fiba Hall of Fame.

Oltre a lui, anche altri 11 membri sono stati inseriti, tra cui gli allenatori Chuck Daly (ammissione postuma) e Tom Maher, e gli ex giocatori Detlef Schrempf, Panagiotis Giannakis e Sergey Tarakanov.

Al termine della cerimonia (svoltasi da remoto), il coach catanese, con un breve discorso, ha ringraziato Renato Vianello, suo primo allenatore e personaggio fondamentale per la sua carriera da allenatore, Tonino Zorzi, il quale, a sua detta, fu colui che gli consigliò di cominciare seriamente la carriera di allenatore perché vedeva in lui un talento, Sandro Gamba e Gregg Popovich, dei quali è stato per anni assistente.

Nella vita non importa quanto sei bravo, per avere successo devi avere chi ti dà un’opportunità”, ha detto Messina ringraziando poi il sostegno – decisivo – della famiglia, “chi non c’è più è come se ci fosse, nel mio cuore”, degli assistenti (“Svolgono un lavoro durissimo e non hanno mai mostrato alcuna gelosia quando tutti i meriti dopo una vittoria vengono dati a me”) e infine ha ringraziato il basket, come sport, “perché mi ha permesso di crescere, maturare esperienze che non avrei mai sognato, incontrare grandi persone, competere contro i migliori, imparare dalle vittorie e dalle sconfitte. Molti anni fa ho avuto la possibilità di ascoltare Robert Busnel, un ex grande giocatore, allenatore e dirigente. Mi ricorderò sempre il suo messaggio che a mio avviso rappresenta l’essenza del rapporto tra il basket e la vita di un allenatore: ‘La tattica dura un gioco, la tecnica e i fondamentali durano tutta la vita’. Ho sempre cercato di seguire i principi di Busnel. Credo fortemente che ad ogni livello questa dovrebbe essere la missione di un allenatore: aiutare i giocatori a migliorare ogni giorno”.

Comunicato a cura di Ufficio Stampa Olimpia Milano. Articolo a cura di Michele Mandelli.