Così Coach Ettore Messina ha commentato la quarta gara della finale dei playoff: “Parto dal pubblico, perché ha esultato nei momenti buoni della squadra ma soprattutto ci ha sostenuto in quelli difficili. Quando hai questo tipo di sostegno, riesci anche a dare qualcosa di più. Avevamo cominciato bene il terzo quarto, ma abbiamo avuto un momento di flessione in cui abbiamo buttato via qualche palla, tutte le cinque che abbiamo sprecato nell’arco della gara, poi il quarto periodo è stato impeccabile, abbiamo difenso molto bene e dalle palle recuperate, 14 in tutto, è stato alimentata la fiducia e la la lucidità dell’attacco. Adesso siamo in una buona posizione, ma c’è ancora tanto basket da giocare”.

Su Shavon Shields: “E’ bello che abbia aggiunto qualocsa al suo repertorio, è difficile che un giocatore durante la stagione, con tutte le partite, riesca a migliorare. Lui l’ha fatto. Adesso è un passatore migliore, oggi un assist per Hines in un momento di difficoltà ha creato due punti cruciali. E’ una bella notizia per il futuro, per gli anni a venire, oltre che per Mario Fioretti e gli assistenti che lavorano con lui”.

Su Devon Hall e Jerian Grant: “A Devon ho detto di prendersi i tiri giusti, di preoccuparsi della selezione dei tiri, non delle percentuali. E l’ha fatto. E’ entrato dopo due minuti perché loro avevano scelto di partire con Belinelli e ho pensato che servisse subito in campo. Grant si è trovato in una situazione mai sperimentata prima, in cui ha trovato concorrenza nel suo ruolo e ha dovuto battersi per avere minuti. Non gli era capitato al college, dov’era un uomo di riferimento, non nella NBA dov’era nel secondo o terzo quintetto. Qui qualche volta ha faticato, ma non ha smesso di lavorare. Sono contento per lui. Alla fine, tutti i giocatori che abbiamo preso sono arrivati in fondo. Qualche volta abbiamo dubitato, ma non abbiamo mollato. E mi piace che tutti partecipino emotivamente”.

Su Delaney: “Sono contento che si veda quanto tenga alla squadra, perché qualche volta è stato giudicato in modo bizzarro, come se fosse stato emarginato o cose simili. In realtà, ha avuto una stagione sfortunata, tanti infortunati, ma non ha mai smesso di essere parte del nostro gruppo. Lo è ancora”.

Sul quarto periodo: “Sì, eravamo stanchi ma in alcune posizioni sembravamo più freschi di loro. Non finirò mai di ringraziare chi li prepara. In certi momenti, se devi fare uno sforzo extra lo fai più facilmente con questo tipo di sostegno da parte della gente. Come loro, abbiamo un po’ ridotto la rotazione, gli uomini top giocano di più, vedi Melli o Shields e non è possibile non essere stanchi nel finale, ma eravamo pronti. Speriamo di esserlo anche nelle prossime”.

Dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Olimpia Milano.