Nel dibattito generale sul se provare a concludere o meno la stagione in corso, sospesa ad inizio marzo a causa dell’epidemia da COVID-19, poi dichiarata ‘pandemia’ dall’OMS, s’inserisce anche Andrea Cinciarini. Il 33enne giocatore dell’Olimpia Milano ha rilasciato un’intervista a Sandro Pugliese per il Qs, nella quale se da un lato esprime la sua voglia di tornare in campo e di essere disposto a giocare anche in estate, dall’altra, invece, sottolinea come, vista la situazione attuale, non sia assolutamente rispettoso parlare di sport.

Trovo che parlare di sport, in questo momento, sia irrispettoso innanzitutto nei riguardi di un personale sanitario che, nonostante uno stato d’emergenza assoluto, sta svolgendo un grandissimo lavoro” – commenta Cinciarini – “Chiaramente, c’è la voglia di tornare a giocare quanto prima e sarei felicissimo anche se dovessimo riprendere a maggio inoltrato, finendo quindi la stagione in piena estate. Per me non ci sarebbe alcun problema. Ma parlare ora è assolutamente prematuro; è solo una speranza“.

Nel mio piccolo, seguo quel che dice il governo. Sto a casa con mia moglie Alessia e mio figlio Alessandro, uscendo fuori soltanto con il mio cane” – continua il nativo di Cattolica – “Per restare in contatto con i miei compagni utilizzo Whatsapp e Facetime. In tanti abitiamo molto vicini tra noi, ma in questo momento è come se fossimo distanti vari chilometri. Il gruppo su Whatsapp è sempre attivo in inglese, anche se non mancano simpatici miscugli per mostrare la nostra vicinanza l’un l’altro“.

Infine, Andrea non lesina quello che è divenuto un mantra obbligatorio: “Per favore, restate a casa. Seguiamo i consigli degli esperti e godiamoci il tempo con la nostra famiglia. Manteniamo l’energia e la voglia di tornare a correre dietro al pallone per quando si potrà tornare a farlo. In questo momento, però, gli unici eroi che meritano menzione sono medici e infermieri“.