Parlando a Giuseppe Sciascia su “La Prealpina”, Tariq Owens ha parlato dei suoi salti spettacolari e della sua capacità di far esaltare i tifosi del Palasport “Lino Oldrini”: “Siamo una squadra con tanti giocatori atleticamente dotati che vive di coralità: il nostro stile di gioco genera situazioni in grado di mettere in risalto tali qualità. Questo tipo di giocate è molto eccitante per i tifosi, domenica contro Napoli siamo riusciti a creare tante situazioni in campo aperto ed a regalare spettacolo”.

C’è grande intesa tra Tariq e il play Colbey Ross: “Colbey è un creatore di gioco molto dinamico, io sono un lungo atletico e al nostro fianco ci sono tanti tiratori. Tra noi si è sviluppata una bella intesa e il nostro feeling sul campo sta crescendo partita dopo partita. Però, tutte le gare sono diverse perché ogni avversaria sceglie una strategia difensiva differente. La cosa importante è leggere che cosa provano a toglierci e attaccare nel punto che ci concedono”.

Il lungo americano sa anche quale sono le sue priorità sul parquet: “Il mio ruolo primario è essere il cardine della difesa. Conosco il mio compito al 100 per cento e conosco le mie qualità; sono contento dei progressi difensivi delle ultime settimane, in attacco chiaramente siamo una squadra dalla tendenza molto perimetrale vista la qualità di tanti esterni. Non sono completamente disinteressato a segnare punti, ma la mia attenzione è concentrata sulla difesa”.

Owens è poi noto per essere colui che sceglie le playlist da far ascoltare ai compagni durante gli allenamenti: “Io e Giovanni De Nicolao ci dividiamo il ruolo: è un modo per rilassarci mentre lavoriamo duro. Differenti canzoni creano energia differente e ogni giorno scegliamo un genere diverso a seconda delle situazioni. È un contesto divertente che si concilia con un ritmo di allenamento comunque molto intenso. So che è diverso da quel che fanno le squadre europee, ma se guardate come giochiamo, il divertimento ci riesce molto bene”.

E adesso c’è la sfida sul parquet della Dolomiti Energia Trentino domenica alle 17.30 su DMAX, dopo che il match di andata venne deciso dalla bomba sulla sirena di Grazulis: “Giocammo una partita anche buona per lunghi tratti, senza però riuscire a chiuderla. Ma era ancora la fase iniziale della stagione, nella quale avevamo dei passaggi a vuoto nella nostra identità. Non vedo l’ora di affrontare di nuovo la Dolomiti Energia e misurare la nostra crescita rispetto ad allora”.

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