Con la salvezza ottenuta grazie alla penalizzazione di Torino, Pistoia non ha più nulla da chiedere a questo campionato se non onorarlo anche nell’ultimo match contro Avellino. Paolo Moretti è di questo avviso, Pistoia giocherà contro la Scandone per portare l’ultimo match a casa.

“Dobbiamo onorare al meglio quest’ultima giornataal cospetto di una squadra che verrà qui a giocarsi le proprie, residue, chance di playoff. E’ una lotta che interessa almeno quattro, cinque formazioni e quindi è un dovere che abbiamo sia nei nostri confronti, ma anche nei confronti delle altre squadre. La società ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità e anche io l’ho ripetuto più di una volta: dobbiamo fare di tutto per mettere in campo la nostra parte migliore. Parlo anche dello staff, non solo dei giocatori, perché poi loro respirano la nostra stessa aria e vedono le nostre facce: da parte nostra dovremo trasmettere fiducia, positività ed entusiasmo in una partita che sul piano del risultato non è così importante, ma, visto tutto quel che, come squadra, ci dobbiamo far perdonare in campo e fuori, assume una certa valenza. Poi ci sono giocatori che senza più la pressione del risultato giocano anche molto meglio e questa è un po’ la speranza”.

Affrontiamo un avversario forte, profondo, motivato, costruito per giocare una stagione di alto livello. Le stagioni prendono poi a volte pieghe inattese, ma dobbiamo riconoscere che Avellino ha tanto talento e una grande fisicità, al netto magari di qualche assenza. Tanto, per loro, passa dalle mani di Sykes, un giocatore che ha grandissima qualità e capacità sia di segnare che di mettere in ritmo i compagni: avremo grande attenzione su di lui e cercheremo di provare a limitare questa loro fonte di gioco.

Purtroppo domani sono in dubbio sia Krubally, che per tutta la settimana non si è allenato, che Bolpin, fermatosi per un problema alla schiena. Purtroppo da questo punto di vista non sono stato fortunato: contro Torino, alla mia seconda gara, abbiamo dovuto rinunciare a Mesicek, dopo Trento abbiamo perso fino al termine del campionato Auda e questi aspetti, in una squadra che già al completo faticava a essere competitiva, hanno pesato. Purtroppo aver dovuto rinunciare a un giocatore come Blaz in una partita come Torino ha avuto delle conseguenze, ma ancor di più ne ha avute aver perso Auda, un elemento che aveva dato segnali di risveglio importanti fin dalla vittoria di Bologna e che, per le caratteristiche sue e del nostre pacchetto lunghi, rappresentava un’arma anche tattica molto importante.

La settimana è stata però indubbiamente caratterizzata dalla situazione capitata a Torino, che ricorda da vicino quella che Moretti in prima persona ha vissuto a Siena: “Se penso alla mia annata, sul piano personale -afferma il tecnico- mi sembra di aver visto un film. Sono partito a Siena: abbiamo allestito una squadra nuova, in grado di ben figurare, ottenendo anche dei bei risultati nella prima parte di stagione, poi le cose sono andate come sapete e questo ha penalizzato fortemente non solo me e il mio staff ma anche tutti i giocatori. Poi c’è stata questa parentesi pistoiese, in cui è successo il contrario: una stagione difficile, in cui tante scelte sicuramente sono state rivedibili, sia dentro che fuori dal campo, ma in cui poi, alla fine, il risultato ha premiato tutti quanti oltre i propri meriti. Alla fine -prosegue Moretti- mi viene da dire che non importa se il gatto è bianco o nero, purché prenda i topi: quello che conta è che Pistoia il prossimo anno sarà nuovamente in serie A e questo è il motivo per cui io sono venuto qua”.

Fonte: Ufficio stampa Pistoia Basket 2000