Settimana non semplice in casa OriOra: la sconfitta con Pesaro e la partenza di Dominique Johnson sono i due temi di giornata nella conferenza stampa del giovedì con Matteo Martini, fra i migliori nella gara di domenica con la VL: “La squadra è viva: chiaramente c’è dispiacere per la sconfitta e per la scelta di Dominique -esordisce di fronte ai microfoni il numero 13 biancorosso- ma sappiamo che questo è un lavoro e ognuno di noi è giusto che faccia le scelte che ritiene migliori per sé e per la propria famiglia. Se ha preso questa decisione, sono più che sicuro che ci abbia riflettuto bene e che non l’abbia presa a cuor leggero. Venendo alla gara con Pesaro c’è rammarico, ma allo stesso tempo nessuno di noi vuole abbassare la testa: non lo abbiamo mai fatto e non lo faremo adesso”…

Il calendario adesso mette davanti ai biancorossi un trittico impegnativo prima della sosta per le Final Eight: Venezia, Milano e Brindisi. Martini però ha le idee chiare: “La salvezza passa da tutte le partite. Come abbiamo avuto la possibilità di constatare, non possiamo e non dobbiamo dare nulla di scontato. Certo andare a Venezia e a Brindisi e ricevere la visita di Milano non è il massimo che ti puoi augurare, ma noi dobbiamo essere bravi a giocarci tutte le gare che mancano da qui alla fine come fossero opportunità per fare punti. Se qualcuno dovesse regalare qualcosa -spiega il giocatore livornese- dovremo essere in grado di prendercelo”.

Con Pesaro, così come la settimana precedente ad Avellino, sono arrivate due sconfitte sostanzialmente all’ultimo possesso: c’è il rischio di qualche contraccolpo a livello psicologico? “Arrivare a giocarti la vittoria due volte a distanza di una settimana fino all’ultimo pallone e non riuscire a portare a casa nemmeno un punto, beh, è un po’ frustrante. Ma dal mio punto di vista -spiega Martini- è ciò su cui proprio non dobbiamo concentrarci. Credo sia meglio concentrarci sul fatto che per larghi tratti di queste due partite abbiamo espresso un’ottima pallacanestro e questa deve essere benzina nel nostro motore per affrontare al meglio le prossime gare. Siamo una squadra che ha imparato a non farsi troppo condizionare dalle cose brutte: dobbiamo continuare a lavorare con attaccamento e disciplina: poi, come sempre, i conti si faranno alla fine”.

A proposito di prossima gara, c’è da focalizzare subito l’attenzione su una corazzata come la Reyer: “La chiave può essere focalizzarci sul gioco che abbiamo espresso in queste ultime tre gare, considerando anche la partita con Varese. Poi ovviamente -prosegue l’ex giocatore di Legnano- ci deve essere da parte nostra grande prontezza: quando affronti certe squadre, se per un motivo o per un altro capita che loro abbiano qualche momento di smarrimento o di disattenzione, devi essere bravo a coglierlo e a sfruttarlo”.

Martini chiude senza riaccendere la polemica sull’arbitraggio della gara di domenica scorsa: “L’arbitraggio non può essere una variabile nel nostro modo di preparare una gara e nemmeno deve costituire un qualcosa da cui farci condizionare quando si è in campo. Qualche fischio poco comprensibile c’è stato, ma capita ogni domenica: non ho visto un accanimento nei nostri confronti, semmai qualche decisione dubbia… Penso però che non sarà né la prima né l’ultima volta che questo accadrà”.

Fonte: Ufficio Stampa A.S. Pistoia Basket 2000