La Vanoli Cremona vuole dimostrare ai suoi tifosi di non aver perso brio e verve, mostrate nel girone d’andata che, contro ogni pronostico della vigilia, l’hanno portata  a sfiorare la qualificazione alle final-eight di Coppa Italia. Il team di coach Galbiati è coinvolto nella lotta per non retrocedere e necessita di vincere ancora 2-3 partite delle 7 che gli restano, prima di concludere la stagione regolare. Qualche giocatore apparso “stanco” deve stringere i denti e non mollare, perché c’è bisogno dell’apporto di tutti per centrare l’obiettivo.

Domenica al PalaRadi (inizio ore 17) arriva la De Longhi Treviso, che vuole agganciarsi definitivamente alla zona play-off scudetto. Tra i trevigiani dovrebbe rientrare David Logan, visto che l’infiammazione al tendine d’Achille, probabilmente causata dal troppo stress fisico, sembra ormai alle spalle. Il giocatore ha avuto un utilizzo sul parquet  troppo elevato e, a  38 anni, non è certo il massimo. La De’Longhi Treviso guidata da coach Max Menetti (ha recentemente superato il traguardo delle 300 partite in serie A dalla panchina) è reduce dalla meritata vittoria contro la Fortitudo Bologna. Questa è scaturita da un’ottima prestazione  fatta di caparbietà, determinazione e coesione del gruppo, che non ha mai mollato anche quando era in netto svantaggio.

Si stanno mettendo in luce Vildera, Cheese, Mekowulu, Sokolowski. In crescita l’ex di turno, Nikola Akele; Russell è un’altra star da marcare stretto e Lockett è sempre più inserito negli schemi. Tra gli italiani spiccano Imbrò, Piccin e Chillo. La difesa a zona predisposta da Treviso è ben registrata e difficile da scardinare. La De Longhi intende usare intensità e grande sacrificio difensivo per 40 minuti contro la Vanoli, abituata a correre ed accendersi improvvisamente. Bisogna limitarla il più possibile nel tiro da tre punti e lavorare molto sul piano fisico.

Treviso è carica di motivazioni e vuole dare continuità ai recenti risultati positivi. Cremona non deve accusare blackout per battere gli avversari. Questi non perdonano e sono pronti ad approfittarne per prendere in mano il comando delle operazioni. Poeta e compagni devono produrre “quel qualcosa di più” che è venuto a mancare contro Cantù e subito agire con il modo di giocare che prediligono. Sarà importante restare uniti e solidi nel momento di massima difficoltà. La De Longhi va affrontata in maniera diretta e decisa dal primo minuto.

Articolo a cura di M. Ravara.