Dopo aver sfiorato il colpaccio a sorpresa contro la capolista Armani Exchange Milano nel recupero dell’ultima giornata del girone d’andata, per la Vanoli Cremona si presenta un doppio turno piuttosto complicato: la trasferta a Venezia contro l’Umana Reyer ed il match interno contro la Virtus Segafredo Bologna, che vuole vendicare la netta sconfitta casalinga subita contro il team di coach Galbiati.

Gli oro-amaranto stanno trovando sempre di più la migliore condizione fisico tecnica. Coach Walter De Raffaele ha spiegato che la nuova posizione tattica da “quattro” in cui ha “dovuto impiegare” Julyan Stone, l’assenza prolungata di Mazzola e i problemi della pandemia ha avuto effetti importanti sul ritorno della Reyer ai massimi livelli. Ciò che può sorprendere l’avversario, è trovare una squadra con tre play contemporaneamente sul parquet con, appunto, uno di loro che agisce da “4”. E’ parecchio migliorata la chimica di squadra ed i risultati si sono visti.

Alte le percentuali nel tiro da tre punti, in particolare con Michael Bramos e Stefano Tonut. Recentemente si è infortunato con una lesione muscolare al gemello mediale della gamba sinistra Isaac Fotu . La società veneziana è corsa ai ripari ed ha ingaggiato Wes Clark, nuova combo guardia. Come ha dichiarato il presidente Federico Casarin, il team è cresciuto nel rendimento ed ha ottenuto la nona qualificazione alle Final Eight. Sta favorevolmente impressionando la connessione esistente tra i giocatori, come  Tonut, Watt, Daye, Bramos e Stone a testimonianza della raggiunta maturità.

La Vanoli Cremona, domenica alle 17 al Taliercio, affronta una delle tre compagini più forti del campionato, che è la campionessa italiana ancora in carica. Poeta e compagni dovranno giocare al meglio delle proprie possibilità, continuando a coltivare quello spirito combattivo e quell’umiltà che hanno messo in campo sino ad oggi.  Decisivo sarà il contributo della panchina, che avrà un ruolo fondamentale per mantenere il ritmo nei 40 minuti del match. Tante volte il contributo delle “seconde linee” è stato fondamentale per ottenere le sei vittorie nell’andata.

 

Articolo a cura di Marco Ravara.