
La proposta di Antonello Riva: "Rendiamo obbligatorio schierare due italiani in campo"
In queste settimane senza basket giocato, si susseguono quasi senza sosta le proposte su quello che potrebbe essere il prossimo quadro della situazione, quando i giocatori potranno tornare a calcare il parquet palla in mano, gonfiando le retine dei canestri.
Tra gli argomenti ‘più in voga’ c’è sicuramente quello sul numero di stranieri nei roster delle nostre squadre e sui metodi per valorizzare i nostri giocatori e, più a monte, i nostri vivai. Ultimo della lista ad inserirsi nella discussione è Antonello Riva.
Lo storico Nembo Kid della pallacanestro italiana, intervistato da QS, ha dato la propria ricetta: “Noi proviamo a scimmiottare la NBA praticamente su qualsiasi cosa, tranne che sugli aspetti veramente importanti. La nostra pallacanestro non è affatto appetibile, se non per la notorietà che regala a chi investe. C’è bisogno di cambiare, di ragionare come azienda e di investire su merchandising e biglietteria“.
“Detto ciò, a me andare a palazzetto ed assistere a partite con squadre composte totalmente o quasi da giocatori stranieri sinceramente non piace” – continua Riva – “La soluzione, lo dico, potrebbe essere quella di avere obbligatoriamente in campo due giocatori italiani, sempre. A quel punto si sarebbe davvero costretti ad investire e a valorizzare i nostri giocatori“.