Alessandro Gentile, al Corriere del Mezzogiorno, ha parlato così dell’arrivo a Scafati:

“Avendo esordito giovanis­simo più di qualcuno crede che abbia 35 o 36 anni. Ho 30 anni e mi sento bene. Voglio dimostrare di essere vivo e di rispondere sul campo e con delle buone prestazioni an­che a chi non mi ha saputo valorizzare. Conta solo il parquet: è il giudice supremo”.