É pronta a dare battaglia la Pallacanestro Salerno nel campionato di serie C Gold Campania.

Conferme importanti e interessanti nuovi acquisti saranno agli ordini di coach Mario Menduto, che ci ha lasciato le sue prime impressioni su questa nuova annata.

 

Salve coach, la società come si sta preparando alla stagione 2019/2020?

Sappiamo che questo sarà un campionato molto duro, dove tante squadre si sono attrezzate bene. Stiamo facendo del nostro meglio per farci trovare pronti sia dal punto di vista tecnico che organizzativo.

 

Da chi sarà composto lo staff tecnico?

Sarò affiancato da Antonio Nappo e Maurizio Foccillo, che curerà anche la parte fisica.

 

Quali sono i giocatori che faranno parte del roster? Conferme? Acquisti?

Abbiamo costruito una squadra con un nucleo di ottimi giocatori, che dovrà fare da traino a diversi under sui cui riponiamo molta fiducia. Dallo scorso anno sono rimasti il capitano Sammartino, Alessandro Salvatore e Andrea De Martino, mentre i nuovi acquisti senior sono Pasquale De Martino, Aldo Filippi e due ragazzi stranieri: Kochev e Egas, che giocavano nelle prime leghe in patria.

 

Quali sono gli obiettivi di questa stagione?

L’obiettivo primario sarà quello di far crescere tutto il gruppo squadra, a partire dai più giovani. Dal punto di vista agonistico (che è una conseguenza secondo me), ci siamo posti l’obiettivo di arrivare ai playoff. Naturalmente è chiaro che nel corso delle giornate si delineeranno meglio i valori in campo e capiremo fin dove potremo spingerci, cercando di alzare l’asticella sempre un po’ di più superando i nostri limiti.

 

Un commento sulle altre squadre e sulle possibili favorite al salto di categoria.

Al momento sulla carta Isernia, Agropoli e Forio (soprattutto se quest’ultima dovesse finalizzare un ultimo colpo di mercato) sembrano avere qualcosa in più degli altri, ma anche Angri e Bellizzi sono molto pericolose secondo me, sia per la qualità del roster sia perché possono contare su un fattore campo importante.

Non ti dico dove siamo noi perché non ce lo siamo chiesti e vogliamo scoprirlo sul campo, senza porci limiti.