La 15° Giornata di Serie A si è conclusa ieri sera con una netta vittoria esterna della Dinamo Sassari, corsara al Palaverde di Treviso con un 79-101 firmato soprattutto da Dyshawn Pierre e Michele Vitali (rispettivamente 20 e 19 punti a referto). Una vittoria che permette ai sardi di restare a -2 dalla Virtus Bologna capolista, da soli al 2° posto grazie al turno di riposo dell’Olimpia Milano; Treviso invece resta a 12 punti, assieme a Trento e Reggio Emilia.

Così coach Gianmarco Pozzecco a fine partita: “Questa sera (ieri ndr) Treviso ha messo l’anima in campo e credo sia un segnale importante per voi. Erano anni che non tornavo a Treviso e, prima di commentare la partita, ci tengo a sottolineare che è stata un’emozione perché quando ho giocato a pallacanestro questa era una piazza dove era bello e altrettanto difficile venire a vincere. Abbiamo fatto un percorso in parallelo con la Benetton e ho esordito qui in serie A. Sono contento per questa città perché avete dimostrato come pubblico, società e organizzazione di meritare la serie A ed il ritorno di questa piazza nella principale ribalta cestistica è positivo per tutto il movimento“.

Il tecnico ha quindi analizzato la partita partendo da un episodio: “Quando ho preso il tecnico i miei ragazzi sono venuti ad abbracciarmi e in quel momento avrei potuto smettere di allenare: questi sono segnali che contano più di tutto, e l’attestato di stima dei miei ragazzi è assolutamente fuori classifica. Ho finito gli aggettivi per descriverli, sono straordinari e li ringrazio infinitamente“.

Sulle chiavi della partita: “Per me la transizione difensiva è importante ed è un aspetto su cui lavoriamo molto. Ho avuto altri allenatori che facevano molto affidamento su una buona transizione difensiva anche perché quando vai avanti è normale che la squadra avversaria tenda a correre ma se riesci, magari dopo una palla persa, ad avere la leggerezza di continuare a giocare e rientrare in difesa resti in controllo. Siamo stati bravi perché, anche quanto Treviso ha messo tre triple di fila, abbiamo continuato a giocare con la stessa faccia e la stessa modalità la nostra pallacanestro. Generalmente ci affidiamo molto al gioco interno ma oggi siamo stati molto bravi sul perimetro, complice anche la buona difesa veneta sui nostri lunghi. Sono contento della mia squadra, c’è grande altruismo e i ragazzi si passano la palla volentieri: la più grande virtù di un giocatore deve essere la volontà di passare la palla“.

La parola passa poi a coach Max Menetti: “E’ brutto da dire ma purtroppo non c’è stata partita. Questa è la serie A. Sassari ha mostrato tutta la sua forza, la sua compattezza, il suo talento. E noi non siamo riusciti a competere in tanti aspetti. Abbiamo lottato con l’atteggiamento giusto fino all’ultimo secondo ma la partita non c’è stata“.

Avremmo voluto fare una partita migliore, ma credo che ci sia tanto merito loro che hanno diritto ai nostri complimenti” – continua Menetti – “Quello che mi interessa di più adesso è che abbiamo 48 ore per riuscire a fare una partita migliore a Brindisi. C’è poco tempo per fare mille analisi, ma c’è tempo sufficiente per riprenderci e preparare la prossima gara. Ci aspetta un incontro con una squadra altrettanto difficile da affrontare. Punto e a capo“.

 

Dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna ed Ufficio Stampa Treviso Basket.