Al PalaDelMauro, la Sidigas Avellino ha dovuto cedere il passo all’UCAM Murcia, capolista del Girone A di Basketball Champions League. Una sconfitta, la quarta in 11 partite, maturata nel finale con il punteggio di 57-63. Nonostante tutto, coach Nenad Vucinic si è detto contento dei suoi, soprattutto per aver combattutto fino all’ultimo.

Complimenti a Murcia per la vittoria meritata” – ha commentato Vucinic – “Hanno condotto per tutto il secondo tempo, mentre noi abbiamo provato a recuperare e abbiamo avuto anche la chance di vincerla. Ma alla fine non ce l’abbiamo fatta. Se guardiamo al contributo della panchina solo in termini di punti, è chiaro che stasera hanno contribuito di più rispetto alle altre partite. Ma quello che la gente non vede è il loro contributo sotto altri punti di vista, al di fuori delle statistiche. Non si vede quanti blocchi portano Spizzichini e Campani e non si vede quanti ne chiamano ai compagni, ad esempio“.

Stasera non abbiamo giocato una grande partita, ma sono orgoglioso dei ragazzi, che non hanno mai mollato e hanno lottato fino alla fine” – aggiunge Vucinic – “Non abbiamo tirato benissimo ma, ripeto, abbiamo lottato e alla fine questa è l’unica cosa che posso chiedere alla squadra in questo momento. Ci aspetta un periodo sicuramente non facile e ringrazio i tifosi che sono venuti a sostenerci. Dovremo essere forti, anche perché le Final Eight sono vicine. Sapete che non trovo scuse, ma preparare la squadra al torneo non è semplice e spero che le cose comincino a girare finalmente per il verso giusto anche per noi“.

Per quanto riguarda l’infermeria, Caleb Green ha un’infiammazione del tendine d’Achille, quindi nei prossimi giorni lo staff medico valuterà se potrà essere della partita contro Cantù o meno. Hamady Ndiaye sosterrà una visita a fine mese e speriamo di riaverlo con noi per gli inizi di febbraio ed ovviamente per le Final Eight. Non sarà facile vederlo tornare in forma nel breve periodo, ma lui farà di tutto per esserlo. Su Matt Costello non sappiamo davvero: domani sarà qui in Italia e sosterrà delle visite a Villa Stuart, quindi si vedrà in seguito“, conclude il coach serbo naturalizzato neozelandese.