Il nuovo direttore sportivo della Tezenis Verona, Eugenio Agostinelli, è stato intervistato da Simone Antolini su “L’Arena”, parlando della strategia che ha portato in Veneto la stella Wayne Selden: “Ci siamo proposti, ma lui cercava club dal profilo diverso, che puntassero alle coppe. Ci siamo messi in attesa, senza mai uscire dai giochi. E quando ci è capitata una seconda occasione, abbiamo affondato il colpo. Viviamo di presente, pensiamo a cogliere l’attimo. Non c’è un domani, c’è solo un oggi. Siamo quelli del: proclami zero, si lavora duro. Non vedo altre strade da seguire”.

“Arriviamo per ultimi in A – prosegue Agostinelli – Mondo diverso rispetto a quello dal quale arriviamo. Concordo pienamente con Ramagli quando dice: umiltà e sofferenza ci devono appartenere. Poi dovrà uscire la giusta ambizione. Il futuro? Se ci diamo un obiettivo troppo distante e i risultati, magari, non arrivano, si rischia di creare da subito inutili ansie. E non ha senso, perchè non ci aiuterebbe nel nostro percorso di costruzione e crescita. Quindi, il primo obiettivo è pensare al debutto in campionato, il 2 ottobre, contro Brindisi. Anzi, mi sono spinto anche troppo avanti. Il primo obiettivo è lavorare duro in ritiro a Carisolo per creare il senso di squadra. Il primo appuntamento sarà il 28 agosto, quando ci sarà l’amichevole con Trento. Per il momento, non andiamo oltre”.

Infine, il d.s. vede la Tezenis “come una squadra versatile e unita. Possiamo fare tante cose in campo. Possiamo creare una condivisione importante. Ma adesso si tratta soprattutto di creare coesione. E il ritiro ci aiuterà molto”.

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