Parziali: 17-17; 35-33; 48-47; 63-58

Umana Reyer: Bestagno 4, Carangelo n.e., Howard 16, Pan, Natali n.e., Anderson 14, Petronyte 10, Fagbenle 4, Meldere n.e., Attura 5, Penna 10 (All. Giampiero Ticchi)

Atomeromu KSC Szeksard: Theodorean 5, Miklos n.e., Studer 10, Gereben, Friskovec 12, Balint n.e., Krnjic 4, Zele n.e., Goreee 13, McCall 4, Bonner 10, Skoric, (All. Zoran Mikes)

Totali di squadra:
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 18/42, tiri da 3 3/16, t.l. 18/21, rimb. dif. 32, rimb. off. 8, p.p. 17, p.r. 6, assist 11
Atomeromu KSC Szeksard: tiri da 2 14/45, tiri da 3 8/26, t.l. 6/8, rimb. dif. 28, rimb. off. 14, p.p. 15, p.r. 9, assist 14

L’Umana Reyer strappa con pieno merito il biglietto per la finale di domenica espugnando la Szeksard Arena al termine di un match vibrante in ogni sua azione nel quale il cuore delle orogranata ha avuto il sopravvento sulla tecnica e i nomi del roster avversario. Coach Ticchi recupera Anderson, ferma da tempo per un malanno muscolare e ovviamente non al meglio della condizione, ma è costretto a rinunciare a Debora Carangelo per il riacutizzarsi di un dolore all’arco plantare. Il suo starting five è quindi composto da Howard, Anderson, Petronyte, Fagbenle e Attura mentre Zseljko Djokic può contare sulla sua formazione migliore schierando all’alzata di palla Studer, Friskovec, Goree, McCall e la temutissima Bonner.
Inizio contratto su entrambi i fronti e tabellone fermo per oltre due minuti sino alla percussione di Studer. Nell’azione successiva Howard dalla media impatta ma McCall per due volte trova il fondo della retina veneziana (2-6 a -6,30) obbligando il tecnico veneziano ad un pronto time out. Fagbenle e Goree a bersaglio, quest’ultima dai 6,75, e primi cambi per la Reyer con l’ingresso di Penna e Bestagno. Viaggio in lunetta fortunato a metà per Attura e tripla di Bonner che porta il vantaggio magiaro in doppia cifra (5-15 a -4,46). La capitana lagunare lotta strenuamente a rimbalzo consentendo ad Attura di ridurre il divario. Petronyte, a cronometro fermo, erode ulteriormente il gap ed è ancora lei, sempre con un 2/2 ai liberi a siglare l’11 a 15 a 2,30 dal primo buzzer. Howard incrementa il parziale positivo per l’Umana, subito interrotto da Studer. Bestagno riporta ad un solo possesso le compagne che sembrano aver superato definitivamente i timori iniziali. Le lagunari ristabiliscono la parità assoluta con Penna che chiude la prima frazione sul 17 a 17.
Krnjic apre le marcature nel secondo periodo poi impegna Bestagno in una lotta senza esclusione di colpi sotto i cristalli. L’azione da tre punti di Anderson vale il primo vantaggio orogranata (20-19 a -8,57) quindi sono Anderson, Bestagno e Petronyte a far esplodere la panchina lagunare firmando il +7. Guizzo dell’ex Cyesha Goree, a bersaglio prima dalla lunetta, poi da oltre l’arco e infine ancora dalla linea dei personali, riportando ad una sola incollatura la formazione di casa. Ci pensa Penna a riallontanare le biancazzurre, quindi Howard da sotto misura e Petronyte, che si guadagna un antisportivo, portano il punteggio sul 33 a 25. Goree nuovamente protagonista ma Howard è “on fire” e capitalizza al meglio il gioco in velocità delle compagne. Friskovec da lontanissimo e Bonner, con un 1/2 dalla lunetta, assottigliano il margine a favore dell’Umana (35-31 a -1,55). Lo slalom di Bonner, porta altri due punti in casa ungherese. La tripla di Attura trova solo il ferro e le due formazioni vanno così all’intervallo lungo sul 35 a 33.
Howard illude eludendo i tentacoli protesi di Bonner prima dello strappo operato da Friskovec, Studer, ancora Friskovec e Krnjc (37-43 a -5,35). La “bomba” di Anderson interrompe il ramadan delle lagunari anche se Studer ridà fiato alla propria squadra. Un’azione da quattro punti di Yvonne Anderson riporta al minimo distacco le veneziane che operano un nuovo sorpasso con Elisa Penna. E’ancora la numero 41 lagunare a servire un assist d’oro a Petronyte che vale il 48-45 a 100 secondi dall’ultima sirena parziale. Serie di tentativi a vuoto per le orogranata e, come sovente accade, lo Szekszard ricuce chiudendo la terza frazione con McCall sul 48 a 47.
Prima Elisa Penna con un 2/3 dalla linea della carità, poi Fagbenle che porta “a spasso” la sua diretta marcatrice, costruiscono un “tesoretto” di cinque punti. Bonner “gigioneggia” troppo nel pitturato ma la sua classe è immensa e le consente di farsi presto perdonare la leggerezza compiuta nonostante la marcatura asfissiante di Francesca Pan che è riuscita a contenerla per lunghi tratti del match. Theodorean riavvicina a una sola incollatura i propri colori ed è Bonner a riportare avanti le magiare. Azioni concitate su entrambi i lati del parquet e tecnico sancito alla panchina ungherese che consente a Penna di stabilire l’ennesima parità (53-53 a -3,29). Le maglie della difesa veneziana si stringono come spire sui terminali offensivi ungheresi ma non possono impedire a Theodorean di infilare una devastante tripla dall’angolo. Howard le oppone due tiri liberi, poi Studer e Attura fanno avanzare il punteggio quando manca un solo giro di lancette. L’appoggio in gancio di Howard riporta avanti l’Umana Reyer, pur con il minimo vantaggio. Entrambi i tecnici ricorrono al time out per le ultime indicazioni e al rientro in campo, Anderson è glaciale ai liberi portando sul +3 le le lagunari. La mano di Howard è altrettanto ferma e appone il sigillo alla vittoria dell’Umana Reyer che attenderà trepidante l’esito del successivo match tra Valencia e le francesi del Carolo Basket per conoscere il nome dell’ultima sfidante”.

Fonte: ufficio stampa Umana Reyer Venezia