Lunga intervista di Luca Baraldi a Paolo Di Domizio, su Radio Bologna Uno. L’AD della Virtus Bologna, capolista imbattuta in campionato (9 vinte su 9) e qualificata al turno successivo in EuroCup (6 vinte e 2 perse in 8 partite), ha toccato vari argomenti, a partire dal progetto della Segafredo Arena.

Avere la Segafredo Arena adesso e un palazzo di proprietà in futuro è determinante per giocare l’Eurolega, anche perché a differenza del calcio non abbiamo i diritti televisivi” – spiega Baraldi – “Tra costruire una squadra che costa e gli incassi c’è una differenza economica che deve mettere qualcuno, che oggi si chiama Massimo Zanetti. Vi posso assicurare che sono tanti milioni di euro: ognuno può spendere denaro come crede ma ci deve essere una logica. Se mai il dottor Zanetti si dovesse stancare e andare al mare, l’importante sarà avere comunque un struttura anche di ricavi che consenta alla Virtus di vivere con maggiore autonomia. L’obiettivo è quello di stabilire la Virtus in Eurolega e in grado di camminare con le proprie gambe“.

Sui diritti televisivi, Baraldi è chiaro nell’indicare quello che, a detta sua (e non solo), proprio non va: “Il lavoro sulla televisione va rivisto completamente. Sono anche favorevole al fatto che la Lega Basket si auto produca le partite, ma bisogna entrare nell’ottica della televisione generalista. Non bisogna pensare a quei pochi introiti economici che oggi incassiamo dalle tv che sono nulla. In Serie A di calcio il club più piccolo prende 25 milioni, mentre la Virtus ne prende 100mila. Francamente preferisco che il basket venga visto sulla Rai, su Mediaset, su La7, entrando nelle case delle famiglie italiane. In più i media locali, che possono supportare questa visione delle partite, delle interviste e dei contenuti“.

Non bisogna solo far vedere le partite, ma anche produrre dei contenuti durante la settimana, gli allenamenti, la vita dei giocatori, far conoscere alla gente tutto ciò che porta una squadra alla domenica a vincere o perdere una partita. Questo per creare interesse anche nella tifoseria. Noi siamo privilegiati essendo a Bologna: dove la Virtus va a giocare c’è sempre il pieno, in tutti i palazzi dove andiamo a giocare in trasferta. Nel basket c’è ancora tanta passione“, prosegue.

Si passa poi all’attualità, a cominciare dal rapporto con coach Djordjevic: “Il rapporto con Djordjevic è di grandissimo valore. Nel calcio ho lavorato con Sacchi e quando parlo con Djordjevic mi sembra di parlare con Sacchi. I grandi allenatori sono anche dei grandi direttori d’orchestra. Il nostro allenatore ha delle qualità incredibili e ho la fortuna di averlo vicino; spesso parliamo di strategie societarie, di scelte, ci dà indicazioni. È molto dentro questo percorso, ha apprezzato la Fiera e altri investimenti che stiamo facendo. Ha visto la motivazione del dottor Zanetti. In più, prima di essere un grande allenatore è un grande uomo e una persona sincera. Indipendentemente dai due anni di contratto, il nostro matrimonio penso possa proseguire per tanto tempo, almeno io me lo auguro“.

Nelle prossime settimane, la Virtus affronterà il derby con la Fortitudo e la super sfida con l’Olimpia Milano: “Due test fondamentali e durissimi in questa fase di stagione. Noi arriveremo dalla trasferta di Sassari: ci sarà una concentrazione notevolissima. Arriveremo poi, probabilmente, con un dovere di classifica che ci richiederà di essere protagonisti in queste partite. Ci sarà anche un carico psicologico non indifferente. La Fortitudo arriverà senza avere niente da perdere dal punto di vista sportivo; Milano arriverà lanciatissima dall’Eurolega e vorranno riscattarsi dopo una partenza stentata in campionato. Poi ci sarà anche Messina. Sono convinto però che la Virtus farà bene“.

Sul futuro, Baraldi conferma che la società felsinea guarda al mercato, soprattutto in prospettiva: “Confermo che siamo sul mercato, con la volontà di migliorarci. Abbiamo parlato tanto sia con Djordjevic che con Ronci. Saranno comunque operazioni in prospettiva, vale a dire giocatori che possono migliorare questo roster oggi, domani e nel futuro, anche perché tutti i giocatori di quest’anno hanno almeno un contratto pluriennale. L’obiettivo è avere un roster adeguato dal punto di vista numerico per tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Si pensa anche ad una tournée al di fuori dell’Italia nella prossima preseason: “Vero, è nel nostro programma, pensando a Stati Uniti e Cina. Da quest’ultima abbiamo avuto già delle richieste per andare a giocare qualche partita; lì il basket si sta sviluppando e stiamo cercando di capire se ci sarà la possibilità logistica e a livello di tempi. Segafredo in Cina è presente, quindi vorremmo portare avanti il binomio Virtus e Segafredo“.

Dichiarazioni a cura di bolognabasket.org.