Il Presidente Alessandro Toti è stato ospite telefonico di TUTTOmercatoWEB Radio, toccando diversi punti di discussione a seguito della conclusione anticipata della stagione cestistica 2019-20.

La sospensione del campionato: «Ovviamente c’è grande tristezza per aver dovuto chiudere una stagione in questo modo, ma condividiamo la scelta della FIP perchè in questo momento drammatico del Paese le priorità diventano ovviamente altre rispetto a un campionato di pallacanestro; è una scelta responsabile. L’obiettivo della Lega, come era giusto che fosse, era quello di provare a riprendere il campionato, ma dal momento che è arrivata la decisione della FIP abbiamo preso atto e condiviso».

Le ripercussioni economiche sui club: «Arrivati a questo punto ovviamente sospendere il campionato in minima parte ci aiuta, giocare a porte chiuse ci avrebbe privato anche dei ricavi da pubblico a fronte invece di costi che sarebbero rimasti invariati. Ora si tratta di limitare i danni il più possibile e cercare di capire come ripartire per la prossima stagione, perchè per tutti sarà difficile dedicare risorse alla pallacanestro; si devono quindi calcolare le proporzioni del danno provocate da questa crisi e trovare nuovi alleati per ricominciare».

Il taglio degli stipendi: «A tal proposito alcuni club si sono già mossi, altri invece stanno aspettando le interlocuzioni tra Lega e GIBA ma la direzione è quella. C’è bisogno che tutti facciano un passettino, ci deve essere una scelta responsabile anche da parte dei giocatori per venire incontro alle necessità della Società vista l’interruzione del campionato. Noi due giorni fa abbiamo preso atto della decisione della FIP e adesso inizieremo a muoverci in questa direzione come d’altronde tutti gli altri club».

Il bilancio sportivo dell’annata della Virtus Roma: «Anche se può sembrare strano il bilancio a mio parere è più che positivo. Da neopromossi il primo anno è sempre difficile, con un budget limitato ci aspettavamo di dover soffrire per mantenere la categoria. Fino a dicembre siamo andati oltre le attese, ritrovandoci anche in zona playoff, poi sono arrivate una serie di sconfitte, ma gli interventi che avevamo fatto sul mercato credo ci avrebbero aiutato a raggiungere i risultati attesi».

Il pubblico virtussino: «Devo riconoscere che quest’anno i nostri tifosi non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto, i numeri delle presenze alle partite casalinghe sono cresciuti con picchi, con Milano e Virtus Bologna, davvero notevoli. Noi crediamo fortemente che Roma non debba essere solo calcio, che la Città abbia un grande potenziale da questo punto di vista e lottiamo per portare sempre più appassionati al Palazzo».

Il ricordo più dolce da virtussino: «Ho tanti bei ricordi delle stagioni dell’Eurolega e delle finali Scudetto; ma scelgo sicuramente la promozione ottenuta dopo quattro stagioni difficili in A2: al momento della sirena finale a Legnano c’è stato un grande senso di liberazione e di emozione fortissima nel vedere la gioia di mio padre e di tutto lo staff. Conservo ancora la retina del canestro del PalaBorsani».

FONTE: Ufficio Stampa Virtus Roma