L’EA7 Emporio Armani Milano conquista nettamente anche Gara 2 dei quarti di finale contro la Carpegna Prosciutto Pesaro. A seguito di un botta e risposta iniziale dalla lunga distanza di Napier (12 punti e 7 assist) e Moretti (15 punti e 9 rimbalzi), Voigtmann (9 punti e 7 rimbalzi) e Melli (8 punti e 7 rimbalzi) si fanno trovare efficacemente in taglio per il 7-3 d’avvio. Successivamente, tuttavia, Charalampopoulos combina con il lungo Kravic e poi il primo squillo di Abdur-Rahkman (8 punti) impatta a quota 9 dopo 5’ di partita. Milano però è prontissima dalla lunga distanza e sia Voigtmann che Napier arginano le incursioni di Kravic, siglando il +6 a tabellone. Dopo un bel jumper di Abdur-Rahkman, l’EA7 Emporio Armani prende definitivamente il largo piazzando un 10-0 di break a fine periodo, con Hall (13 punti) dominante dal post-basso, Ricci (11 punti) e Hines bravi con delle giocate di opportunismo e i liberi dello stesso Hall a fine periodo a siglare il 27-15. In avvio di secondo quarto, il parziale meneghino prosegue fino al 14-0 con i canestri di un super Ricci, prima che Totè sblocchi la Carpegna Prosciutto con il canestro e fallo del 31-17. L’Olimpia però non si ferma, Baron (7 punti) è inarrestabile anche in avvicinamento al ferro, Voigtmann e Melli si fanno trovare benissimo in taglio e una bomba di Shields (7 punti) annulla i tiri liberi di Tambone (9 punti e 4 assist) e Abdur-Rahkman per il massimo vantaggio locale sul 42-20. Dopo un timeout chiamato da coach Repesa, Cheatham dal post-basso e l’agonismo di Tambone e Kravic (12 punti e 9 rimbalzi) vale uno 0-6 di controparziale, immediatamente interrotto dall’ennesima penetrazione di forza di Hall (44-26 dopo 20’).

Combinando Napier in uscita dai blocchi con Melli in taglio, l’EA7 Emporio Armani vola immediatamente avanti di 25 lunghezze e le sporadiche triple di Cheatham e Moretti non riescono ad arginare l’ondata meneghina guidata dalle bombe di Baron e dal recupero finalizzato da Shields del 59-32. Grazie alle giocate di orgoglio di Moretti e Charalampopoulos, Pesaro riesce a non affondare del tutto, nonostante Hall e Shields tengano le 25 lunghezze di distanza. Il quarto si chiude con due triple forzate di Tambone, prima che l’ingresso sul parquet di Datome e due magie di Baldasso lancino l’Olimpia sul 74-44 a fine terzo periodo. L’ultimo quarto è di pura accademia, serve solo a svuotare le panchine e a fissare il risultato conclusivo sull’86-57.

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