Il comunicato della società: “La Junior Casale Monferrato, letto quanto pubblicato sul giornale “Il Tirreno” nella giornata odierna, a seguito della gara non disputata a San Miniato per il mancato arrivo del medico, lungi dal voler entrare in sterili polemiche, ma a salvaguardia del nome e dell’immagine della Società che da 68 anni è presente con orgoglio e correttezza nel panorama della pallacanestro italiana con una storia agli occhi di tutti, desidera ribadire quanto segue.
A circa 5 minuti dalle 18.00, orario di inizio previsto della gara, un ufficiale di campo ha comunicato che si sarebbe aspettato fino alle 18.01 l’arrivo del medico, dopodichè sia gli Ufficiali di Campo che gli Arbitri se ne sarebbero andati e la partita non si sarebbe quindi giocata: il regolamento recita che “Qualora previsto, la Società ospitante ha l’obbligo di far riconoscere dagli arbitri, almeno venti (20) minuti prima dell’ora fissata per l’inizio della gara, il Medico di Servizio […] La violazione dell’obbligo di cui al precedente comma comporterà: qualora il riconoscimento venga comunque effettuato entro l’orario previsto per l’inizio della gara, le sanzioni a carico della Società ospitante previste dall’art. 38 comma 1 lett. b) R.G.; qualora invece detto riconoscimento non sia possibile entro l’orario previsto per l’inizio della gara, questa non sarà disputata e sarà omologata con il risultato di 0-20 a sfavore della Società ospitante”.
Nessuno tra Dirigenti, Allenatori e giocatori della Junior Casale ha obiettato ad attendere oltre le ore 18.00 seppur solo di un minuto; alle ore 18.01 Arbitri e Ufficiali di Campo hanno sancito che la partita non si sarebbe giocata in quanto il medico non era arrivato.
A seguito di ciò, uno dei Dirigenti della Junior Casale, in presenza di alcuni Dirigenti e Giocatori di San Miniato e del Medico che nel frattempo era giunto al Palazzetto, ha chiesto agli arbitri, in caso le due squadre fossero state d’accordo, vista anche la trasferta ormai compiuta, se la partita poteva essere giocata. La risposta dell’arbitro è stata negativa ed insindacabile: il tentativo di colloquio con l’arbitro è stato apprezzato dai giocatori e dai Dirigenti di San Miniato presenti, che hanno ringraziato il Dirigente casalese. Di una sola cosa il gruppo non vedeva l’ora, in effetti, era di intraprendere il viaggio di ritorno a fronte delle condizioni atmosferiche proibitive che rendevano rischioso l’affrontare 350km di strade pericolose.
Tutto questo per amore di verità, e nel contempo esprimiamo la nostra solidarietà alla Società Etrusca San Miniato per l’incidente che sicuramente non dipende dall’attenzione e professionalità della Società stessa”.