“L’intervista completa al Presidente rossoblù, Leonardo Manzari, al termine della stagione del team di punta della città martire, che conquista, grazie ad un secco 3-0 nella semifinale PlayOut al cospetto della NPC Rieti, la permanenza nel terzo campionato nazionale italiano.
– Presidente come va? “Bene grazie, alla fine molto bene direi, ma é stata dura soprattutto dal punto di vista emotivo areivare a destinazione. Abbiamo sofferto tanto e la gioia é maggiore adesso che il traguardo é stato tagliato, sani e salvi soprattutto.Ovviamente come potrà immaginare é stata un annata sportiva molto complicata per varie ragioni e diversi ordini di motivi. Ma come si dice “tutto é bene ciò che finisce bene”. Prendiamoci il meglio che questo primo anno di B Nazionale ci ha regalato e custodiamolo gelosamente, facendo tesoro di tutte le modalità che abbiamo adottato per superare i momenti di difficoltà che ci sono stati, diamine se ci sono stati!”
– Praticamente in silenzio per tutta la stagione… “Si per scelta ovviamente, ho spesso avuto bisogno di scegliere un profilo di questo tipo per evitare di interferire in molti meccanismi di tipo tecnico e gestionale , che una stagione di questo tipo, così complessa , aveva attivato. Vicende note ed altre meno note ai più ma che molti, anche in questa città , hanno creduto bene di conoscere e di interpretare a modo proprio , ovviamente sbagliando … direi clamorosamente (ride, ndc).
Poi, sa, dopo quasi 15 anni ad alti livelli sportivi, per alti livelli ovviamente mi riferisco alla nostra città, siamo infatti in tutto il panorama sportivo cittadino e limitrofo l’unica realtà di livello nazionale, non mi stupisco più di nulla! So solo che ci vuole una grande passione e non so per quanto tempo ancora mi sosterrà”.
– Da dove iniziamo allora? “Iniziamo dai dovuti ringraziamenti. In primis ai giocatori, agli atleti che hanno vestito la maglia rossoblù fin dal 18 agosto scorso data di inizio delle operazioni sportive stagionali. A quelli che sono arrivati e restati fino al termine della stagione, a quelli che in corsa sono andati via ed a quelli che sono arrivati. Hanno centrato in pieno l’obiettivo che avevamo indicato loro anche passando attraverso le forche caudine dello sconforto per il mancato sostegno della nostra tifoseria. Sono stati bravi e di questo bisogna rendere loro merito. Siamo stati infatti un unicum in tutto il panorama cestistico nazionale dall’A1 alla B Nazionale. L’unica società a non aver disputato un match casalingo con il pubblico. L’unica… E sì perché si badi bene le due partite di play out che avremmo dovuto disputare tra le mura amiche le siamo andati a giocare in quel di Scauri, praticamente in campo neutro. E qui mi corre l’obbligo di ringraziare personalmente il Sindaco della città pontina, Gerardo Stefanelli, oltre l’amministrazione comunale locale e la società della Fortitudo Scauri, nella figura del suo presidente e di tutto lo staff dirigenziale, perché si sono dimostrati davvero vicini alle nostre necessità permettendo alla Virtus Cassino di poter giocare finalmente “a porte aperte” con il conforto di un’organizzazione impeccabile. Ebbene, i nostri atleti mostrando grande spirito di sacrificio e di attaccamento ai colori sociali supportati dalla passione della nostra gente hanno compiuto l’impresa, bravissimi!”
– Sì perché di impresa si tratta… “E lei pensi che all’impresa ha contribuito lo staff tecnico più giovane dell’intero panorama cestistico nazionale. L’idea ci é venuta in mente lo scorso mese di luglio ed é stata felice. Il merito in primis é di mio figlio Alberto, classe 1996, il nostro DS, che ringrazio di cuore perché ha letteralmente compiuto un altro capolavoro dopo quello dello scorso anno. Alberto venne da me un caldo giorno di fine luglio scorso e mi propose il nome del nostro head coach, Andrea Auletta, classe 1995, appena 28 anni. “Papà fidati é bravissimo” le sue parole. Non esitai un solo istante. Con loro é nato un feeling indissolubile fatto di stima reciproca e sono ammirabili le loro competenze. Formano un duo terribile. A loro abbiamo affiancato un assistente non giovane, giovanissimo, che si è rivelato una straordinaria risorsa tecnica ma anche umana. Alessandro Lucariello, classe 2001, grazie di cuore.
Ultimo, ma non ultimo ovviamente, il mio grazie va a Domenico Graziano, classe 1996. Domenico si é occupato della salute dei muscoli e delle articolazioni dei nostri atleti. Ebbene durante l’anno sportivo nessuno dei nostri atleti ha registrato un solo problema muscolare e nel 4° mini – tempo di gara 3 di play out a Rieti i nostri correvano il doppio ed avevano una forza mostruosa per difendere il canestro dagli attacchi di una NPC che non voleva assolutamente cedere l’onore delle armi. Grazie a lui… e pensare che qualcuno (sorride, ndc) negli scorsi anni avrebbe voluto vederlo altrove. Mi viene davvero da sorridere di gran gusto.”
– Insomma un’assoluta novità? “Beh direi di sì, abbiamo dimostrato coraggio e lungimiranza ovviamente il quartetto è confermato in blocco. Ca va sans dire!”
– Veniamo alle note dolenti…. “Ovviamente si riferisce alla questione delle partite a porte chiuse. Sposo e faccio mio lo sfogo di mio figlio Alberto al termine della gara di Rieti. Non abbiamo mai voluto infrangere le regole né tantomeno essere i furbetti. Come qualcuno ha ipotizzato. Quanto successo prima della gara di regular season a novembre scorso contro Rieti ha dell’incredibile. Ho dovuto affrontare un provvedimento di indagini condotte dalla Procura Federale che ho affrontato con serenità e la consapevolezza che la mia Società fosse oltremodo vessata dagli organi federali preposti. Ovviamente c’è stato per il sottoscritto e la Società che rappresento il proscioglimento da tutte le accuse dal castello, di sabbia in verità, che l’ufficio federale preposto aveva costruito. Abbiamo sopportato di giocare in tuguri veri e propri, e solo a noi, non é MAI e dico MAI, stata concessa una deroga. Eppure, il carteggio che la Procura Federale ha esaminato, sta lì a dimostrare come il sottoscritto avesse sollecitato l’organo tecnico a prendere in considerazione le nostre richieste, Sì, perché sin dal 4 luglio 2023 avevo rappresentato a LNP e poi al Settore agonistico della FIP, come nella provincia di Frosinone non ci fosse un solo impianto che rispondesse alle caratteristiche invocate per la disputa del Campionato Nazionale di B d’eccellenza. Ma avevo fatto presente che anche nelle province limitrofe alla nostra non esistevano situazioni idonee. Ho trovato il muro… e la protervia”
– E adesso? “Adesso mi godo ancora per qualche giorno quello che abbiamo fatto e costruito. Poi mi siederò con i miei collaboratori e faremo il punto della situazione. Ho affrontato molto da solo e mi ha fatto male, ma tant’è… Cassino non merita quello che stiamo portando avanti””.