Il big match della 20° Giornata di Serie A ha visto il successo, al PalaSerradimigni, della Dinamo Sassari di coach Pozzecco, che ha sconfitto 96-88 la Reyer Venezia, tenendo così il passo di Virtus Bologna ed Happy Casa Brindisi, con i sardi a quota 26, mentre proprio i veneti restano fermi a 24.

Una sfida combattuta e a lungo equilibrata; dopo un primo tempo concluso sul 46-52 per gli ospiti, il terzo quarto è stato assolutamente a favore dei sardi (27-16 il parziale) i quali, poi, sono stati in grado negli ultimi 10′ di respingere ogni tentativo di rimonta degli avversari. Si segnalano nella Dinamo le prove di Filip Kruslin (20), di Miro Bilan (18+6 rimbalzi) e di Jason Burnell (16+7 rimbalzi); nella Reyer, invece, spiccano i 24 punti di Stefano Tonut.

Così coach Gianmarco Pozzecco nel post partita: “Potrei o dovrei raccontarvi le varie vicissitudini che abbiamo vissuto nell’ultimo periodo, ma sarebbe palesemente una stupidaggine. Ci sono cose che caratterizzano il mondo dello sport, che uno impara a vivere solo e soltanto se ha avuto la fortuna di orbitare in questo mondo. Solo il mondo dello sport insegna il rispetto reciproco nei momenti di difficoltà, che mette in atto nei confronti di chi ci sta attorno“.

Grazie a questa peculiarità, che ogni giocatore negli anni fa sempre più sua, si instaurano dei rapporti veri che, per il mio modo di pensare, sono indispensabili” – continua – “Abbiamo vinto la partita perché i miei ragazzi sono straordinari sotto questo punto di vista, se il mondo fosse farcito di giocatori di questo tipo, vivremmo in un mondo migliore“.

Queste invece le parole di coach Walter De Raffaele: “Sassari ha vinto meritatamente, nulla da dire. Riguardo la nostra partita, di sicuro l’infortunio di Michael Bramos al 1′ è stato un duro colpo da assorbire, soprattutto psicologicamente; ma la squadra ha risposto in modo importante, soprattutto la panchina. Penso che la gara si sia decisa sul -4, quando Campogrande ha sbagliato da sotto; lì potevamo andare sul -2 a due minuti dalla fine“.

Va detto, però, che dopo non abbiamo fatto scelte particolarmente intelligenti e questo ha portato a dilatare un divario che, in realtà, non doveva essere dilatato” – conclude il coach dei Lagunari – “Avremmo dovuto essere fisicamente presenti per tutti i 40′, ma per assenze, infortuni e chi non si è proprio presentato abbiamo pagato dazio, in particolare a rimbalzo“.