CHIETI – Avanti per tre quarti, Ravenna si è vista scivolare la vittoria tra le dita all’ultima sirena. Ha un sapore amaro per la squadra di coach Cancellieri la sconfitta maturata al “PalaTricalle Leombroni” con una Lux Chieti che ci ha creduto fino alla fine, restando sempre a contatto e riuscendo con un Marco Santiangeli superlativo dalla lunetta (dieci liberi a segno su dieci, di cui i due sulla sirena che hanno regalato la vittoria ai teatini) a portare a casa la terza vittoria di fila, con il punteggio di 75-73.

Ravenna ha pagato l’ingenuità di non riuscire mai a andare in fuga, pur con un Daniele Cinciarini ancora una volta in grande spolvero. Il fischio del fallo su Santiangeli ha suscitato nel finale l’ira del coach ravennate Massimo Cancellieri che, a fine gara, furente con la decisione arbitrale sull’ultima azione, ha tuonato “questa non è pallacanestro”. Chieti non lascia quindi ancora una volta agli emiliani neppure le briciole, avendola già sconfitta nel match d’andata al “Pala Deandre” per 62-57.

PRIMO QUARTO – Inizialmente le due squadre sembrano equivalersi. Si assiste a sorpassi e controsorpassi, Williams sotto canestro porta Chieti sull’8-7, Ravenna risale e Chiumenti la sospinge avanti di un primo apprezzabile vantaggio con sei punti in serie sul 14-20. Rebec ribadisce il concetto della momentanea superiorità ravennate con una tripla, e piazza il colpo del +9. Ravenna porta a casa quindi il primo quarto, sul punteggio di 23-16.

SECONDO QUARTO – Gli ospiti colpiscono ancora e si mantengono sul più sei; Denegri commette il secondo fallo personale e così Cancellieri decide di mandare in campo Rebec. L’imprecisione sembra  però caratterizzare sia una parte che l’altra, finché l’ex Bergamo Basket Bozzetto sforna una bomba da tre, riavvicinando i teatini: 22-25. Maspero potrebbe fare ridecollare Ravenna, ma fallisce il tiro da oltre l’arco; Piazza subisce fallo da Maspero e, dalla linea della carità, porta Chieti a un soffio: 24-25. I teatini pervengono poi al sorpasso con la seconda tripla di fila di Bozzetto, particolarmente ispirato dall’arco. Cancellieri vede una Ravenna un po’ contratta e decide di chiamare il timeout. Chiumenti stecca, Rebec invece, infila nel canestro entrambi i tiri liberi che si è procurato per un fallo di Favali; la parità è così riaffermata a quota 27. Givens sancisce il sorpasso, Simioni fa allungare l’OraSi a più quattro.

Williams è fermato fallosamente e Chieti rialza la testa con i suoi due tiri liberi ,portandosi sul 29-31. Ci pensa però il solito Givens ad appoggiare la palla al tabellone e a ritracciare il mini-fossato, portando il suo momentaneo score a sei punti. Gli ospiti sono in un momento di grande ispirazione e lo confermano con Rebec, ma Sorokas riavvicina i teatini. Venuto dall’angolo, ben imbeccato da Rebec, sfodera la palla del più sette ravennate e lo stesso Rebec riaffonda la lama per il micidiale 9-0 ospite. Chieti chiama il timeout. Santiangeli cerca gloria con una tripla ma fallisce, non trovando neppure il ferro; Ihedioha invece si procura due tiri liberi per un ingenuo fallo di Simioni e li piazza entrambi, Chieti si porta così a meno sette. Favali porta i padroni di casa a meno cinque e stavolta è Cancellieri a chiamare il timeout. Chieti però ritorna in campo con un 4-0 filato, Rebec sbaglia l’allungo ravennate, ma gli ospiti all’intervallo lungo mantengono il vantaggio di 35-40.

TERZO QUARTO – Givens comincia benissimo la ripresa, sfruttando un pick and roll e andando a canestro. Ravenna vola a più sette. Piazza sbaglia la replica, Rebec pesca Simioni in profondità e questi, con un pick and roll, alza ancora gli ospiti in quota: 35-44. Simioni subisce fallo da Williams e, dalla lunetta, ne fa entrare uno su due, portando Ravenna per la prima volta in doppia cifra: 35-45. Sorokas riporta Chieti a meno sette con una bomba, alla quale risponde immediatamente Denegri e Ravenna torna a più nove. Williams beneficia di due tiri liberi e li mette a segno entrambi per il 40-47. Il ping pong prosegue, con Rebec che infila ancora un canestro, Ravenna continua a mantenere ampio il fossato a suo favore.

Givens commette fallo, spedendo in lunetta Sorokas, migliore rimbalzista del girone rosso. Ne realizza due su due e spinge Chieti a meno sette, Bozzetto segue la sua scia e i padroni di casa vanno sul meno cinque. Santiangeli, ben servito, spreca l’occasione e Cinciarini punisce, portando Ravenna a più sei con un tiro libero: 44-50. Subito dopo si ripete, mettendone dentro due su due per un fallo subito da Williams e facendo decollare Ravenna fino al più otto. Sorokas riavvicina Chieti (46-52). Favali manca l’ulteriore riavvicinamento, non prendendo neppure il ferro; Cinciarini, invece, ha la mira ben assestata e la sfrutta ancora una volta, portando il suo provvisorio score a dieci punti. Santiangeli pesca Ihedioha e Chieti resta a contatto: 50-56. Cinciarini di esperienza affonda e Ravenna si tiene in quota a dieci minuti dalla fine per 50-58.

ULTIMO QUARTO – In apertura di quarto periodo, Chiumenti riporta Ravenna in doppia cifra: 50-60. Favali si invola verso il canestro ospite ed è fermato da Givens, va quindi in lunetta e realizza un tiro libero su due; Piazza dimostra con una tripla che Chieti è più che mai in partita; Cinciarini risponde, Williams a sua volta va a segno per i padroni di casa: 56-62. Cancellieri chiama il timeout. Alla ripresa, Rebec pianta in asso Bozzetto e Ravenna allunga ancora una volta: 56-64. Denegri, servito ancora una volta da un diluviale Rebec, sbaglia un canestro che avrebbe permesso agli ospiti di ampliare il vantaggio. Piazza sottocanestro firma allora il meno sei teatino su azione di contropiede; Sorokas, dalla lunetta, ne fa due su due e Chieti si porta pericolosamente a meno quattro a tre minuti dal termine della contesa. Denegri, sfruttando al meglio un extrapossesso di Chiumenti, va a segno e i locali chiamano timeout. Oxilia si sblocca dopo una serie di esecuzioni fallite e Ravenna mantiene il più otto. A tre minuti dalla fine Sorokas sciorina una tripla e Chieti si riporta a meno cinque. Partita in forse fino al termine.

Bozzetto commette il quarto fallo personale e rischia di abbandonare la compagnia; Cinciarini conferma la sua ottima partita, con sedici punti personali all’attivo. Santiangeli subisce fallo e ha tre tiri liberi a disposizione, che mette dentro uno dopo l’altro, dimostrando un’ottima propensione nei tiri dalla linea della carità. Così Chieti è in ritardo di soli quattro punti: 66-70. Bozzetto commette il quinto fallo su Chiumenti, e deve abbandonare anzitempo il pitturato. Santiangeli cerca di colpire da tre, Oxilia lo ferma fallosamente e per il teatino sono altri tre tiri liberi: ancora una volta si dimostra implacabile e Chieti si porta a meno uno a cinquantuno secondi dalla sirena finale. Cinciarini segna e subisce fallo, dalla lunetta completa il gioco da tre e Ravenna si rialza in quota: 69-73. Chieti, però, non è ancora al tappeto e Williams la riporta a meno due. Lo stesso americano coglie un rimbalzo e firma a sette secondi dal termine il clamoroso pareggio a quota 73. Santiangeli subisce fallo da Rebec sulla sirena e Chieti va in lunetta dove le basterebbe un libero per farla sua: il solito Santiangeli, però, è amante del perfezionismo e così, per non farsi mancare nulla, ne piazza due su due. Chieti può festeggiare il 75-73 finale a favore. E l’esito finale della contesa con conseguente sconfitta ravennate fa saltare un po’ i nervi a Cancellieri, che diventa una furia ed è allontanato a forza dai suoi collaboratori.

TABELLINO

LUX CHIETI BASKET: Sorokas 20, Williams 17, Santiangeli 12, Bozzetto 8, Piazza 7, Favali 5, Ihedioha 4, Arnold 2, Sodero, Meluzzi, Mijatovic. Coach: Massimo Maffezzoli.

Tiri liberi: 26 su 27, rimbalzi 34 (Sorokas 12), assist 15 (Sorokas 6).

ORASI RAVENNA: Cinciarini 19, Rebec 18, Denegri 12, Givens 8, Simioni 7, Chiumenti 4, Venuto 3, Oxilia 2, Maspero, Guidi, Vavoli, Buscaroli. Coach: Massimo Cancellieri.

Tiri liberi: 9 su 11, rimbalzi 32 (Chiumenti 8), assist 16 (Rebec 7).

ARBITRI: Edoardo Gonella di Genova, Alberto Perocco di Ponzano Veneto (TV) e Salvatore Nuara di Treviso.

 

Articolo a cura di Cristiano Comelli.