“«Se consideriamo il periodo storico che stiamo vivendo, il bilancio è positivo perché fortunatamente siamo riusciti a ripartire con la pallacanestro giocata e a toglierci delle soddisfazioni». Questo il parere del presidente della Endiasfalti Agliana Simone Caramelli riguardo la stagione appena conclusa. «Abbiamo voluto riprendere il campionato con tutte le nostre forze e alla fine ci siamo riusciti, di questo ne siamo contenti. La cosa più importante era la salute e sotto questo aspetto siamo stati bravi e fortunati perché dalla ripresa delle partite non abbiamo avuto casi di positività. Mi rendo conto che siamo stati dei privilegiati però voglio sottolineare come tutta la società si sia adoperata per far sì che ogni cosa fosse fatta nella maniera corretta».
«Per questo – aggiunge Caramelli – ai dirigenti e allo staff tecnico della Pallacanestro Agliana do il massimo dei voti per questa annata: tutti hanno fatto il massimo per poter ripartire e ci hanno messo cuore da subito. Quando sento parlare di ‘famiglia Agliana’ sorrido e annuisco perché è vero. In un anno difficile come questo nessuno si è tirato indietro ma anzi, si sono tutti rimboccati le maniche e hanno dato il loro massimo apporto affinché tutto potesse scorrere nel modo più liscio possibile».
«Nonostante il costo dei tamponi settimanali e del medico abbia inciso sul bilancio – prosegue – il danno più grave è quello fatto alle bambine e i bambini del Minibasket per i quali la FIP non ha dato l’ok per la ripartenza. Un danno per i più piccoli, che non hanno ricominciato a fare attività fisica dopo mesi chiusi in casa, e per noi perché naturalmente abbiamo avuto diverse entrate in meno».
Sul campo la Endiasfalti ha dominato la prima parte dell’annata, è rientrata tra le prime quattro del torneo e si è qualificata ai playoff. «La speranza di poter arrivare più avanti in classifica e alla fase interregionale c’era – ammette il numero uno dei neroverdi – la formula di quest’anno seppur diversa concedeva diverse possibilità di togliersi delle soddisfazioni e noi ci siamo riusciti, ma non al 100%». Le difficoltà, però, sono state innumerevoli. «Altri anni, al contrario di questo – ricorda Simone Caramelli – siamo arrivati alla post season in piena forma, col roster al completo e con la fortuna dalla nostra parte. In questa stagione, invece, l’infortunio di Francesco Tuci (il centro titolare, ndr) e qualche altro problemino non ci hanno permesso di raggiungere tutti gli obiettivi. Comunque c’è di che essere soddisfatti visto l’impegno profuso da tutti gli altri ragazzi, in più in questa situazione anche i più giovani come Razzoli e Salvi hanno avuto modo di dimostrare a pieno il loro valore»”.

Fonte: ufficio stampa Pallacanestro Agliana 2000