Ci è mancato davvero poco: il successo l’ha festeggiato con pieno merito una Real Sebastiani Rieti implacabile e formato playoff; gli applausi e i complimenti se li è guadagnati l’Alpha Pharma Bisceglie finalmente ritrovata e capace di tenere testa per l’intera durata del confronto agli avversari. I Lions hanno riconquistato fiducia e amor proprio, i primi della classe si sono scoperti ancora più pronti mentalmente alle battaglie decisive della loro corsa verso la A2. Gara bellissima, quella andata in scena mercoledì sulle tavole del PalaDolmen fra due contendenti che, a prescindere dall’esito, escono notevolmente rinfrancati e rafforzati sul piano psicologico.
Malgrado l’indisponibilità di Vincenzo Taddeo (noie al menisco), il collettivo guidato da coach Beppe Vozza si è reso protagonista di una prova eccellente al cospetto del roster reatino. Nessun timore reverenziale, tanta energia sprigionata sui due lati del campo, un pizzico di necessaria sfrontatezza anche nei frangenti più caldi del confronto; questo il biglietto da visita esibito da un’Alpha Pharma che con spirito di sacrificio, talento e qualità ha dimostrato di essersi rimessa in cammino. La maggiore caratura tecnica, l’irruenza fisica e l’esperienza sono valse la vittoria al team di Alex Righetti.
Bisceglie non ha mai perso il contatto con la sfida: nonostante tutti gli sforzi, Rieti è riuscita a toccare solo il +8 e, anzi, i nerazzurri hanno trascorso quasi 14 minuti del match avanti nel punteggio, chiudendo con un lusinghiero 90% dalla lunetta (bel segnale di tranquillità e lucidità).
Tripla di Matteo Santucci in apertura e gara subito caldissima: 12-9 Lions a metà prima frazione e timeout della panchina amarantoceleste. Lo 0-8 piazzato dalla capolista non ha scomposto i motivatissimi padroni di casa, trascinati dall’ispirato Georgi Sirakov (già 12 punti al 10°) e a loro agio su ritmi offensivi vertiginosi.
Legge del contrappasso nella fase iniziale della seconda frazione: percentuali al tiro in picchiata, errori evitabili da una parte e dall’altra, equilibrio sostanziale messo a repentaglio solo dal +4 Lions firmato da un canestro di Fabio Galantino dalla distanza (29-25).  Gli ospiti si sono prodotti in un tentativo infruttuoso di strappo, stroncato dai nerazzurri col contributo del capitano Andrea Chiriatti e di Edoardo Maresca in uscita dalla panchina: parità assoluta all’intervallo lungo.
Alla ripresa del gioco Rieti ha rimesso la testa avanti grazie a un break di 6-0 confezionato da Paci e Ndoja. I nerazzurri hanno replicato con Santucci e Donato Vitale (a testa altissima nel duello con Traini). I viaggianti, irreprensibili, sono riusciti a scavare un piccolo solco che avrebbe potuto piegare qualsiasi altra squadra, non l’Alpha Pharma combattiva, orgogliosa, tenace e consapevole del suo valore.
Sotto di 8 (48-56), i nerazzurri hanno cominciato un appassionante inseguimento con Juan Caceres, generosissimo, a supporto del sorvegliato speciale Fadilou Seck, il giocatore su cui si sono concentrate le attenzioni e soprattutto le apprensioni (raddoppi costanti, area blindata) del piano partita di Rieti: 9-0 secco nella fase centrale del terzo periodo e sorpasso Lions (61-60).
L’incertezza ha reso ancora più affascinante la quarta frazione di un match fantastico. Bisceglie ha raggiunto il bonus falli troppo presto e il fatto che la Real Sebastiani sia andata in lunetta ben 16 volte (contro le 4 dei Lions) negli ultimi dieci minuti è un po’ la cartina tornasole della vera nota stonata della serata: un arbitraggio del tutto avulso al livello di gioco espresso.
Canovaccio rispettato: Klaudio Ndoja, Andrea Traini e (in misura minore) Federico Loschi hanno rimarcato – qualora fosse necessario – la loro totale estraneità al campionato di Serie B sobbarcandosi il compito di vincere, con giocate di talento cristallino, una partita che altrimenti Rieti avrebbe perso, considerato il tenore entusiasmante della prova offerta dai biscegliesi. Uno spettacolo per palati fini, al quale hanno partecipato anche i vari Sirakov, Santucci, Vitale e Seck (suoi i tiri liberi dell’ultimo sorpasso nerazzurro a 3 minuto e mezzo dal termine).
Ndoja dal perimetro, Traini ancora dalla media, sempre Ndoja dalla lunetta (complice un originalissimo fischio arbitrale a spese dell’incredulo Santucci), quindi di nuovo Traini a cronometro fermo sono riusciti a neutralizzare i canestri di Sirakov e Caceres. Toccherà adesso all’Alpha Pharma trasportare quell’onda emotiva, quell’entusiasmo, quella carica, quella grinta che si è letta negli occhi di ciascun giocatore nelle tre prossime occasioni: domenica, a Formia, sarà tempo di cominciare a raccogliere i frutti di questa agognata rinascita.
ALPHA PHARMA BISCEGLIE-RIETI 87-92
Alpha Pharma Bisceglie: Vitale 15, Sirakov 27, Santucci 24, Caceres 8, Seck 10, Galantino 3, Chiriatti, Maresca. N.e.: Taddeo, Quarto Di Palo, Mastrodonato, Misino. Allenatore: Vozza.
Rieti: Traini 20, Ndoja 30, Paci 16, Visentin 4, Loschi 14, Basile, Di Pizzo 2, Drigo, Cena 4, Provenzani 2. Allenatore: Righetti.
Arbitri: Di Martino di Santa Maria la carità (Napoli), Roberti di Napoli.
Parziali: 26-25; 43-43; 66-67.

Note: uscito per cinque falli: nessuno. Tiri da due: Alpha Pharma Bisceglie 21/43, Rieti 24/38. Tiri da tre: Alpha Pharma Bisceglie 9/27, Rieti 9/22. Tiri liberi: Alpha Pharma Bisceglie 18/20, Rieti 17/20. Rimbalzi: Alpha Pharma Bisceglie 36, Rieti 32. Assists: Alpha Pharma Bisceglie 18, Rieti 13.