Dopo le notizie delle ultime ore con diversi paesi (fra cui anche l’Italia) che stanno chiudendo lo spazio aereo alla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, molti cestisti stranieri militanti nel campionato russo stanno abbandonando le rispettive squadre sia per protesta sia per evitare di restare bloccati nel paese.

Ieri il primo caso eclatante è stato quello del centro georgiano del CSKA Tornik’e Shengelia, che avrebbe deciso di ricongiungersi alla sua famiglia in Spagna. Il suo agente ha in realtà smentito la notizia, ma pare che il giocatore (che attraverso i social ha esternato il suo sostegno alla causa ucraina) abbia effettivamente lasciato Mosca e non si trovi al momento con la squadra.

A ruota nelle ultime ore si sono susseguiti gli addii del centro Johannes Voigtmann e degli esterni Iffe Lundberg e Marius Grigonis, sempre in forza al CSKA, dei lituani visti anche in Italia con l’Olimpia Milano Arturas Gudaitis  e Mindaugas Kuzminskas (dello Zenit S. Pietroburgo) e del coach del Parma Perm e della nazionale lituana Kazys Maksvytis.

Nel campionato russo della VTB League militano attualmente due giocatori italiani: Daniel Hackett, esterno del CSKA, e Marco Spissu, playmaker dell’ UNICS Kazan.

Euroleague Basketball al momento ha deciso di far disputare in campo neutro le sfide casalinghe delle squadre russe iscritte a Eurolega e Eurocup, con la capitale serba di Belgrado che avrebbe dato disponibilità per ospitare queste partite, ma la squadra lituana dello Zalgiris si è detta contraria a questa soluzione chiedendo invece l’esclusione dalle coppe europee di tutte le società russe e comunicando l’intenzione di non scendere in campo nelle sfide contro di esse. Per domani è prevista una nuova riunione fra i club di Eurolega.